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852 MISSIONI « AMBULANTI » Tra i missionari della nuova generazione tre emergono fa– cilmente in questo genere d'apostolato: Candido da Taggia, Paolo da Panicale e Luigi da Belforte, giunti a Bahia nel 1837. P. Candido da Taggia, appartenente alla provincia romana e religioso di forte ingegno, saggio, volitivo e soprattutto animato da grande zelo per le anime, incominciò a predicar mis– sioni già nel 1838 accompagnandosi con p. Pierluigi da Serravezza e successivamente con p. Ambrogio da Roccacontrada; i frutti ra– pidamente ottenuti lo segnalarono come efficace predicatore popo– lare ed il suo campo d'azione s'allargò toccando Sergipe, dove anzi la sua fama contribuì al prestigio dei missionari che vennero dal– l'assemblea ufficialmente invitati a stabilirsi nella provincia. Della sua vita movimentata, in un susseguirsi di viaggi apostolici, scrive egli in una breve relazione: « Dopo essermi recato per tre volte nella provincia di Sergipe, mi ritirai in questa di Bahia dove ho missionato in molti luoghi sino al termine del 1843: e cioè in Monte Santo, Monte Alegre, Rio das Contas, Caeteté, eccetera, esperimentando ovunque i mede– simi felici effetti di conversioni » 4 • Così daì 1838 al 1843 egli diede 53 corsi di missioni, il che vuol dire che, tenuto conto che molti di questi duravano sino a 30 giorni, egli predicò quasi del continuo 5 • L'ingente lavoro di un quinquennio e la risonanza da esso otte– nuta si deduce dal seguito della nota dello stesso p. Candido: « In tutte queste missioni concorsero sempre moltissime persone dalle vicinanze ed anche da paesi lontani 30 e 40 leghe 6 ; il numero degli uditori fu di 10 ovvero 12 mila, talvolta di 16 ed anche di 26 mila come in Instancia ». Circa i frutti raccolti il missionario parla di 8.000 matrimoni legittimati, 94.000 cresime e un numero imprecisato di confessioni e comunioni amministrate7. In seguito p. Candido fu per 11 anni viceprefetto in Sergipe costruendo l'ospizio di Sao Cristovao e dedicandosi al ministero sia tra i fedeli come tra le popolazioni indiane semicivilizzate del 4 Cf. Libro Mastro: ACB, F'ont-i mss. 1/1, 33, 5 Le località dove il missionario tenne le missioni furono: Alagoinhas, S. An– na de Catu, Inhambupe, Itapicuru, Sobrado, Capela dos Prazeres, Sobauma, Aranha, Caxoeiras, Feira de S. Anna, Mata de S. Joiio, Poxuca, Bom ,Jardim, S. Gonçalo dos Campos, Outeiro Redondo, Oliveiras, Pambu, Coraça, Joazeiro, Sentosé, Villa Nova da Rainha, Tapera, Serrinha, Camisiio, Sergipe, Pilar em Bahia, Piedade em Bahia, Itabaiana, Larangeiras, Lagarto, S. Francisco, Picado, Instancia, Soccorro, Cappella, S. Amaro das Brotas, Natuba, Coité, S. Antonio das Queimadas, Araras, Humildes, S. J osé das Itapururocas, Monte Alegre, Monte Santo, Pombal, Tucano, Bom Jesus do Rio de Contas, Rio de Contas, Paramirim, Caeteté, Cana Brava, Al– mas, Bom Jesus do Meira. lb., 33; GREGORIO DE S. MARINO, loc.cit., 529. 6 La lega brasiliana è calcolata dai missionari in 6 chilometri e 600 metri. CL Anal.O.F.M.Cap. 3(1887) 212, nota. 7 Cf. Libro Mastro: ACB, Fonti mss. 1/I, 33. Tutti questi dati son contenuti in una lettera che, su richiesta del prefetto, il missionario inviò da Caeteté in da– ta 2 dicembre 1843.
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