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PREFli::TTtrRA DI BAHIA 351 tività un tono elevato; esse formano gli elementi di punta e, lungo il periodo, con i 30, 40 e perfino 50 anni d'operosità apostolica ambulante acquistano risalto particolare. Accanto ad esse e formandosi alla loro scuola 28 , si muovono gli altri missionari che per diverse circostanze non conseguirono simile rilievo: il tempo limitato di missione, la salute, il tempe– ramento, la cappellania in istituti, l'ufficio di parroco o di coadiu– tore, infine la necessità di provvedere al regolare e continuato fun– zionamento delle chiese nei vari ospizi non permisero loro un'azio– ne apostolica a largo raggio e imponenti risultati; tuttavia, presa nel suo complesso, la loro attività è pur sempre notevole. Seguendo il criterio adottato per la catechesi indiana ed av– valendoci soprattutto di una documentazione archivistica, cerche– remo di fissare le linee principali di questo importante ministero, esaminando alcuni tra i missionari più eminenti e cogliendo, in pari tempo, elementi di metodo, utili per rilevarne le difficoltà e il valore. II. PREFETTURA DI BAI-HA 1. - CONTINUITÀ DEL MINISTERO AMBULANTE Favorita dalla continuità d'azione non interrotta neppure durante il burrascoso periodo della Reggenza 1, questa prefettura fu la prima nel secondo Impero a organizzare un largo program– ma di missioni popolari o, meglio ancora, si può dire che la pro– clamazione di D. Pedro II a imperatore la colse già in piena ef– ficienza. Giovò ad essa la tradizione mantenuta viva da uomini che, pur appartenendo alla vecchia generazione, prolungarono la loro attività nei primi anni dopo il 1840 e vennero perciò ad essere i naturali iniziatori della nuova generazione di missionari a questa forma d'apostolato; tali il p. Ambrogio da Roccacontrada, morto quasi ottantenne nel 1843 dopo aver disimpegnato « até o fim da vi– da o exercicio das Santas lVIissòes » 2, e i pp. Arcangelo da Ancona (t 1849) e Pierluigi da Serravezza ( t 1853), pure instancabili nel ministero ambulante, continuato con passione sino agli ultimi anni della loro tarda vecchiaia 3 • 28 Il criterio usato, e d'altronde ovvio, per addestrare i giovani a questa forma di ministero era quello di darli per compagni, nei primi tempi, a missio– nari ·anziani e provetti. Cf. PELINO DA CASTROVALVA, Un missiona,rio nel Bra,sile, in Annal.Fmnc. 14(1883) 398. 1 Si veda a p. 2O3ss. 2 Cf. GREGORIO DE S. MARINO, Os capuchinhos na Bahfo, in Anaù IV, 562; Libro Mastro: ACB, Fonti niss. 1/I, 32. 3 Cf. GREGORIO DE S. MARINO, Os ca,puchinhos na, Ba,hia,, IV, 562; [B. PEREIRA], Os religiosos capuchinhos da Bahia, 32 ;. FIDELIS DE PRIMERIO, Capuchinhos, 159, 161, 375.
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