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348 MISSIONI « AMBULANTI » Lo scopo delle missioni «volanti» è quello di far rivivere la fede e la vita cristiana che languono, fomentarle con prediche e istruzioni, liberarle dai sedimenti dell'ignoranza e della supersti– zione, consolidarle e irrobustirle con la recezione dei sacramenti e affermazioni solenni e collettive degli atti del culto, cui lo spetta– colo di folle riunite e commosse conferisce suggestività e forza di convinzione. Poiché il bisogno è immenso, i missionari dediti a questo ministero devono sottoporsi a fatiche diuturne e sfibranti anche per la vasta mole di lavoro che li attende in ogni missione: « Essi - scriveva p. Pelino da Castrovalva - stanno continua– mente in moto, passano da una parrocchia all'altra, predicando continuamente, confessano, battezzano, cresimano, legittimano unioni illecite, edificano chiese, cimiteri, conventi, case per orfanelli e per donne convertite, fanno opere pubbliche come fonti, ponti, ricettacoli di acqua ed altri benefici popolari. Vi sono in quell'Impero province e diocesi che devono quasi esclusivamente ai cappuccini tutte le opere che posseggono in questo genere; e si può dire che tutto il Brasile n'è ripieno. Perciò questi missionari sono molto stimati dal popolo che li tiene in concetto di veri apostoli » 17 • Ovviamente, lo scopo principale a cui puntano le missioni è quello spirituale. All'annunzio che il missionario è giunto nella zona e si appresta a predicare la « santa missao » ( che può durare 20 o perfino 30 giorni), gli abitanti dei dintorni si mettono in movimento e spesso è una vera processione di gente che arriva da 10, 20 e più chilometri, così che la folla nel luogo della missione aumento di giorno in giorno, raggiungendo talora enormi assem– bramenti. Dopo eretto il pulpito e la cosiddetta latada 1 8, il lavoro del missionario incomincia tosto e in maniera oltremodo impe– gnativa: predicazione, confessioni, comunioni, amministrazione di battesimi, cresime e matrimoni, e poi consigli, suggerimenti, pacificazione di odi o rancori inveterati, riconciliazione di famiglie e talor.a d'interi villaggi; la mole di lavoro è così ingente che il missionario (talvolta egli è aiutato da un confratello o dal parroco del luogo), per quanto moltiplichi le energie e tenda Io sforzo sino all'estremo, non può accontentar tutti, e molti, piangendo, se ne tornano a casa senza essere confessati1 9 • Tra gli altri, p. Cassiano da Comacchio coglie il valore di una di queste missioni scrivendo in una relazione del 1887 : « La Missione! Oh, allora questi poveri abitanti abbandonano tutto, lasciano case ed animali .alla ventura e spesse volte anche i piccoli, raccomandati al più grandicello, e, fatta un poco di prov- 17 Cf. PELINO DA CASTR0VALVA, Un missionario nel Brasile, in Annali France,– scani 14(1883) 331s. Queste affermazioni dei missionari trovano riscontro in apprez– zamenti ufficiali da parte di autorità responsabili. Si veda a p. 336s il Rela,t6,·io del presidente del Para Alfredo de Oliveira. 18 Latada è un pergolato fatto con frondi e fogliame per ripararsi dal sole. Cf. Candido de FIGUEIREDO, Novo Diccionario Il, 41. 19 Gf. Anal.O.P.M.Cap. 2(1886) 220.
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