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ASSISTENZA AI CATTOLICI 345 attingeva globalmente il migliaio, mentre si avevano parrocchie che per anni rimanevano senza sacerdote 4 ed altre ancora che, soprattutto nelle regioni interne e settentrionali, presentavano estensioni enormi così da raggiungere decine e decine di m::gliaia di chilometri quadrati ed erano assistite da un solo sacerdote 5 • Ovviamente, parlando del clero, noi ci riferiamo qui ai sa– cerdoti occupati direttamente in cura d'anime e conseguentemente legati a una parrocchia. Per avere un quadro esatto della situa– zione bisogna poi tener conto che, lungo tutto il periodo, assai disuguale si mantenne la distribuzione del clero nel paese così che, se nelle regioni costiere esso raggiungeva una discreta per– centuale, nell'interno era oltremodo scarso. P. Fedele da lesi, vi– ceprefetto della missione amazzonica, con lettera del 23 febbraio 1850 comunicava al commissario generale che il Rio Negro, con 20 parrocchie, non contava che un solo sacerdote, « vecchio e quasi inabile » ; un solo sacerdote assisteva tutto l'Alto Solimoes e un altro tutta la regione del Rio Madeira 6 • 2. - PERICOLI PER LA FEDE CATTOLICA Data questa allarmante situazione è facile comprendere come, nonostante la buona volontà e lo spirito di sacrificio di gran parte del clero, molti fedeli non udissero mai la parola di Dio né rice– vessero alcun sacramento, rimanendo per 10, 20 ed anche più an– ni completamente abbandonati a se stessi sulle sconfinate vastità del se r tao che complicavano il problema con la mancanza di vie di comunicazione 7 • P. Eugenio da Genova nel giugno del 1849 segnalava al commissario generale d'aver incontrato località i cui abitanti non vedevano il sacerdote da 40 e perfino da 50 an– ni8. Perciò non fa meraviglia se l'ignoranza religiosa e la super– stizione (quest'ultima favorita dalle tradizioni dell'elemento nero africano) fossero assai diffuse e portassero a storture nel culto e nella pratica cristiana; se il concubinato e l'immoralità, resi più 4 La documentazione, attraverso le relazioni dei missionari, è abbondante. Sì veda in ACRJ, E: 1/III, 5; F: 2/I, 3; G: 1/III, 3; Anal.O.F'.M.Cap, 3(1887) 210. Altra documentazione si vedrà nel corso dello studio. 5 Cf. A. JANN, Candidus Sierra, 45s. Questo fatto dipese dalle remo:!'e frap– poste dal regalismo del governo imperiale allo sviluppo naturale della gerarchia ec– clesiastica; le 9 circoscrizioni ereditate dai tempi coloniali (si veda a p. 10s) sali– rono a 10 nel 1848 con Porto Alegre (Rio Grande do Sul) e a 12 nel 1854 con For– taleza (Ceara) e Diamantina (Minas Gerais) e tale numero rimase poi sino all'av– vento della Repubblica, C:f', M. BARBOSA, A lgreja no B,·asil, 18ss. Si vedano le sen– sate riflessioni che lo stesso autore dedica allo sviluppo della gerarchia nel Brasile nei diversi periodi storici e, in particolare, a quello della Repubblica nel r'.nnovato clima di libertà da quest'ultima concesso. Ib., 27, 0 G'f. ACRJ, F. 2/I, 4. 7 Cf. Anal.O.F'.M.Cap. 2(1886) 219s. 8 Cf. ACRJ, E: 1/III, 4. Doveva però trattarsi di località assai disperse.

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