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334 CA'fECHESl INDIANA desse a domare la ribellione, i due missionari furono mandati sul rio Pacajas per visitare gli indios A n a mb é s fra i quali si trattennero oltre 3 mesi. Gli Anambés erano dei « Tupi-Gua– rani » in parte addomesticati e facilmente si lasciarono attirare dai missionari che distribuirono loro tela e attrezzi agricoli; qui p. Ludovico avviò una catechesi costruendo una cappella nel– l'aldea principale che venne da lui, in seguito, visitata altre volte durante i suoi continui viaggi. La missione dello Xingu s'inaugurò ufficialmente nel 1868 quando, dopo lunghe escursioni, i due missionari notificarono al go– verno d'aver scelto una località ricca di prodotti e abitata da 7 tribù indiane, a monte della grande ansa prodotta dal fiume 102 • P. Ludovico, mente organizzatrice, aveva però nel frattempo, ba– sandosi sulle innumerevoli escursioni compiute, tracciato un pia– no catechetico estensivo che, attuato, avrebbe contribuito in modo notevole alla civilizzazione degli indios paraensi; il 4 giugno 1868, già in procinto di raggiungere definitivamente lo Xingu, scriveva al commissario che per un avvio concreto alla soluzione del pro– blema indiano nella provincia occorrevano almeno 15 missionari : 2 in Belem come procuratori di tutte le missioni dell'interno; 4 o almeno 3 sul rio Xingu; 2 sul rio Trombetas; 2 sul Capim, e almeno 4 sul tratto del Tocantins appartenente al Para 103 ; inoltre 3 o almeno 2 sarebbero occorsi sul Tapaj6s. Naturalmente, il problema trovava nel personale sufficiente solo una parte della sua soluzione, dovendo anche contare su mezzi adeguati: ciò che non offriva rosee prospettive, almeno da parte del governo pro– vinciale. Intanto, mentre p. Carmelo sullo Xingu andava riunendo in– dios e gettando le basi di un vasto aldeamento, il viceprefetto rag– giunse nuovamente il rio Trombetas e qui apriva una formale ca– techesi in attesa dei missionari che dovevano esser mandati da Rio. Questa escursione durò alcuni mesi e mirava a creare un pre– cedente alla futura missione da stabilirsi nella zona. Di ritorno p. Ludovico fece un'altra visita agli indios Anambés sul rio Pa– cajas, e poi si ricongiunse a p. Carmelo sullo Xingu. Nei primi mesi del 1869 i due missionari, tra « privazioni, lotte, patimenti, fatiche e spaventi di morte», stavano organizzando la catechesi alacremente; dissodati vasti tratti di terreno e riunito già un buon numero d'indiani, i progetti per stabilire su solide basi l'al- nhores de Obidos ha decisào de boa vontade respondendo por escrito para ser apresentado a V. Excia. Desejam tambem pelo espaço de 6 anos, ficar isentos de qua]quer imposiçào e recrutamento. Enfim querem ser dirigidos s6 por missionarios excluindo-se qualquer autoridade civil. Faltando urna das ditas condiçoes nào que– rE:m sair dali pela razào que, acabada a guerra de Paraguay e o governo nao lhes conceda a liberdade, estào resolvidos a transferir-se para a Colonia Holandeza ». 102 Cf. ACRJ, L: 3/II, 3: lettera di p. Carmelo al commissario in data 18 lu– glio 1869. Tra gli indios figuravano le tribù Jurunas, Tacunha-peuas, e altre. 103 ACRJ, L: 3/I, 3: lettera di p. Ludovico al commissario in data 4 giu– gno 1868.

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