BCCCAP00000000000000000000920
LE CATECHESI DEL NOM Al suo ritorno in Belem, nel settembre del 1866, egli era no– minato direttore della colonia di « S. Joao do Araguaia », ai con– fini del Para çon il Goias; qui però, dove approdava il 9 otto– bre 1866, non incontrava indios e la località F'rades, che gli era destinata poco dopo, si rivelava inadatta essendo situata nel Ma– ranhao e inoltre in possesso di un privato"". Poiché nel frattem– po era giunto da Rio il compagno promessogli dal commissario ge– nerale e cioè il suo conterraneo p. Carmelo da Mazzarino che per commissione del governo già si trovava in esplorazione sul rio 'l'rombetas 100 , il missionario fu autorizzato a raggiungerlo e con lui risalì il fiume, studiando la possibilità di stabilirvi una ca– techesi. Ma, il momento era inopportuno dato che tutta la zona si tro– vava in subbuglio per la ribellione dei Moca mb o s o schiavi ne– ri fuggiti dai loro padroni1° 1 ; in attesa che il governo provve- salutarono con 50 e tanti ·colpi di fucile, secondo il loro costume, e vennero quasi tutti al fiume portando con sé anche il vecchio tiwhawa (capo) a nome Riccardo di S. Vittore, vestito in grande parata. Nei 9 giorni che mi fermai tra loro, celebrai quotidianamente la messa, il che molto li consolò; battezzai 89 persone, tra grandi e piccole, e benedissi 25 matrimoni: 4 di civili e 21 di indios; visitai l'aldea casa per casa: le capanne sono molto povere, 46 situate entro il recinto e 4 fuori con un totale di 50; vidi pure 12 dei 32 campi che esistono nella zona: in generale sono molte belli e fertili. Gli indios piantano molta mandioca; coltivano pure macacheìra, comi, patate, granturco, fagioli, riso e canna da zucchero, ma in poca quantità; nu– merose le piante di jacoveiras, ananas, e j-urumi; in minor numero gli aranci, le mangueiras, le goiabeiras... ». Il missionario distribuì panno, tela, ferri e attrezzi vari come falci, scuri, se– ghe, martelli, chiodi. Passò poi all'aldea di Jurupariquara e a quella ancora in for– mazione di Maracana; qui pure amministrò battesimi e matrimoni e visitò campi e abi– tazioni, dando opportuni suggerimenti: « Disegnammo con ordine le case, le strade, la piazza e la chiesa che devono tuttavia esser costruite; stabilimmo il luogo per il ci– mitero e innalzammo due cruzeiros: uno dinanzi alla capanna che serve di cappella, l'altro nel mezzo del cimitero». Cf. GuENNES DA SrLVA MELLO, Ligeiros traços, 176ss; ACRJ, L: 3/1, 3. 0 ° Cf. ACRJ, L: 3/1, 2: da S. Joao do Araguaya al commissario generale in data 16 ottobre 1867. 'I'ra il viaggio sul Capim e quello sull'Araguaya ci fu però una puntata sul Tapaj6s in visita ai M un d u r u c u s, già assistiti da p. Egidio da Garessio; in 3 giorni di vapore e 14 di canoa giunse alla prima aldea (Itaituba) dove si trattenne due mesi e mezzo visitando diversi aggruppamenti e « fazendo-lhes muitas instruç6es ». Tornato a Belem, il presidente lo inviò a S. Joao do Araguaia e in pari tempo il vescovo gli diede l'incarico di tenere un corso di missio– ni nella parrocchia di Baiao; compiuto quest'ultimo ordine, continuò a risa– lire il Tocantins e raggiunse gli indios Anambés, « estabelecidos a riba da ca– choeira do Guariba »; col tuchawa e due altri discese a Belem per parlare col vicepre– sidente, visconte di Arari, col quale combinava una missione tra gli Anambés; ma durante il viaggio lo coglieva l'obbedienza del commissario generale e l'ordine del ministro dell'agricoltura che lo destinavano a S. Joao do Araguaia. ACRJ, L: 3/I, 3: Belem 4 giugno 1868. 100 Si veda la lettera del missionario in data 30 settembre 1867, ACRJ, L: 3/11, 1. Il Trombetas è un affluente di sinistra del rio Amazonas; nasce nella Serra di 'rumucumaquc e lungo il suo corso, di 550 chilometri, presenta molte rapide. Cf Silvestre 1-Ionorio de SouzA, Bacia do Ama,zonas, 24s. 101 Sulla missione di p. Carmelo tra i Mocambos si veda Ernesto CRUZ, Pro– cissao dos séculos, 131s. Il missionario si mise in co'ntatto con vari gruppi di Mocam– bos e presentava poi al governo le condizioni che essi ponevano nei termini se– guenti: « 0s ditos pretos desejavam muito aldear-se e darem cada um a seu senhor a quantia di 300.000 reis para sua liberdade, no praso de 4 anos, sofrendo porem al– guma diminu:çao os mais velhos. Com efeito tendo apresentado este projeto aos se-
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz