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322 CATECHESI INDIANA distanza dai centri civili ed era soggetta alle incursioni delle orde feroci che infestavano la zona inesplorata tra il Pindaré e il Gurupi 1 3, nella incipiente colonia venne creato anche un posto mi– litare, il che, se tornò utile per la sua sicurezza, si rivelò contro– producente agli effetti della catechesi 1 4, l'aldeamento ebbe vita dif– ficile anche per la lentezza con la quale il governo passava gli aiuti necessari; p. Pellegrino ne tenne la direzione sino al 1876, allorché si ritirò a Pernambuco. Per circa un biennio (1879-81) s'interessò degli indios del Maranhao anche p. Antonino da Reschio, che progettava di aprire un aldeamento nella zona di S. Luiz Gonzaga (Ipichuna), dove tra– scorse qualche tempo dedicandosi al ministero ambulante 45 ; ma, per l'opposizione di fazendeiros e regati5es, il clima dominante nella provincia non era favorevole alla catechesi religiosa; egli « fu così maltrattato che - scriveva più tardi il missionario p. Bar– tolomeo da Monza - una volta fu invitato a prendere il suo de– sinare con le bestie immonde, e questo non dai selvaggi, ma... da quella genia di gente che porta sulla fronte l'impronta della ma– ledizione di Dio » 46 , e cioè da quelli che si apprestavano a liqui– dare, nella maniera che abbiam veduto, p. Giuseppe da Loro Pi– ceno e che più tardi avrebbe liquidato i missionari di Alto Alegre 47 • 3. - PARA E AMAZONAS L'immenso bacino amazzonico, durante il secondo Impero, ven– ne costituito in prefettura indipendente che, se non ebbe stabilità giuridica' 18 , non mancò di far sentire la sua benefica influenza sia tra i fedeli come tra gli indios della sterminata regione. Rimandando ad altro capitolo gli accenni al ministero ambu– lante, diremo subito che le catechesi indiane del Para-Amazonas furono tra le più difficili non solo per il clima insalubre e i di- Bahia; dopo il suo ritiro dal Maranhiio (1876), passò in Pernambuco altri 6 anni rimpatriando nel 1882. 43 Tale zona anche oggi è in gran parte inesplorata; si ritiene che tuttora vi abbondino le feroci tribù dei Ti mb ira s e degli U r u bus. Cf. Miécio de MIRANDA JonGE, Album do Maranhéio 1950, Silo Luis 1950, 206s. 44 A riguardo delle scorte militari nelle catechesi tenute dai missionari, p. An– tonino da Reschio scriveva da S. Luiz do Maranhiio al commissario generale in data 31 luglio 1879: « Os praças militares nas colonias seriam un verdadeiro fragello estragador, que trocaria esta obra civilizadora em uma obra da mais barbara escra– vidao e um sistema de escandalos irrimediaveis: pelo que o missionario apostolico nunca subscrevera à este systema de violencia e de immoralidade. Portanto a parte que cumprir o governo, é de policiar efficazmente os caminhos que conduzem as Co– lonias para punir os regat6es, e os mais que perseguem os missionarios e pervertem os indios ». Cf. ACRJ, A: 3/VI, 1. Tale suppergiù è il pensiero anche degli altri missionari. 45 Cf. ACRJ, A: 3/VI, 4: lettera al commissario generale in data 28 ago– sto 1880. 46 Cf. BARTOLOMEO DA MONZA, Massacro di Alto Alegre, Milano 1908, 14. 47 Si tratta di « perversi cristiani» che, in combutta con massoni e protestanti, aizzarono gli indios contro i missionari. Cf. METODIO DA NEMBRO, I cappuccini nel Brasile, 173ss. 4 " Si veda a p. 231s.
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