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320 CATECHESI INDIANA cità che desolò il Nordest e compreso il Maranhao, egli invio carichi di farina di mandioca e di altri generi alimentari nella stessa Barra do Corda per soccorrere i colpiti dalla fame 31 • Ma gente perversa, che si vedeva impedita dal missionario nei suoi loschi affari con gli indios, incominciò a calunniarlo presso il governo: egli dovette recarsi a Rio per scolparsi dalle false ac– cuse dei nemici della missione ed anche per rimettersi da una forma cronica di bronchite"". Riconosciutasi pienamente la sua in– nocenza, ritornò a Do i s Bra ç o s ; ma, come segnalava poco do– po p. Antonino da Reschio che si trovava in S. Luiz Gonzaga (og– gi lpichuna), i massoni di Barra do Corda ripresero la loro sorda lotta contro ii missionario 33 • Questi, in data 10 agosto 1880, comu– nicava al commissario generale che gli indios erano già saliti a 897; l'aldeamento nel suo nucleo centrale contava 70 abitazioni in– diane, grandi e piccole; gli edifici veri e propri della colonia erano: la cappeìla, la dimora del missionario, un ambulatorio-dispensario, una costruzione destinata alla scuola, un grande forno, un magaz– zino per le scorte e inoltre una casa in Barra do Corda che ser– viva sia al missionario come agli indios che vi si recavano 3 •, Ma la massoneria raddoppiava i suoi colpi. Il 30 giugno 1882 sul Diario do 2v1aranhao apparve un acido articolo contro il mis– sionario, accusato di tenere gli indios in un « regime di miseria»; la menzogna era palese se si pensa che, per ammissione dello stesso giornale, gli indios aldeati toccavano il migliaio, il che vuol dire che in meno di due anni l'aldeamento si era accresciuto di oltre un centinaio d'individui 35 • P. Giuseppe in data 3 agosto comunicava al commissario di aver prntestato contro l'articolo presso il go– verno36; ma a nulla giovò la sua difesa perché gli oppositori ed avversari della sua opera civilizzatrice, vedendosi smascherati, concepirono tale odio contro di lui che gli aizzarono contro, subor– nandole, altre tribù di indios; il piano ordito per disfarsi del missionario, che si trovava solo in luoghi tanto lontani e selvaggi, riuscì; nell'assalto alla colonia p. Giuseppe a mala pena poté sal- 31 Cf. TIMOTEO (ZANI) DA BRESCIA, Alto Brasile, 102; FIDELIS DE PRIMERIO, Ca– puchinhos, 330. 32 In questo tempo fu supplito saltuariamente nel!'aldeamento da p. Antoni– no da Reschio. Cf. ACRJ, A: 3/Vl, 3 (dove il missionario accenna all'opportunità di un aldeamento sul rio Grajau che sarebbe in comunicazione con la colonia di Dous Braços) e J: 1/I, 8. 33 Cf. ACRJ, A: 3/VI, 4: lettera al commissario generale in data 28 agosto 1880. Anche p. Giuseppe, in data 3 aprile 1880, accennava che la lotta contro di lui continuava; di tutto era accusato, come di 6 indios fuggiti dalla prigione di Barra do Corda dietro istigazione, si diceva, del missionario; inoltre caporioni ben indivi– duati cercavano di subornare contro il missionario gli stessi indios. AGRJ, J: 1/I, 8. 34 Gf. ACRJ, J: 1/I, 9. Si tratta di una copia del Relat6rio annuale pre– sentato al governo. 35 ACRJ, J: 1, I, 10. In realtà gli indios, come scriveva il missionario, erano meglio nutriti di molti civilizzati dell'interno; ma la massoneria, pur di ottenere il suo intento, non rifuggiva dall'aperta menzogna e calunnia. 3G ACRJ, J: 1/I, 11.
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