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316 CATECHESI INDIANA muovere le folle e trovò agevole indurre il popolo a collaborare con lui mediante prestazione di manodopera e contribuzioni. « Da 50 leghe di distanza - scrive l'autore delle Notas histori– cas - giunsero aiuti, e tutto il popolo del se r tao rispose unani– memente all'appello lanciato dal missionario, offrendo doni d'ogni specie; per la fattoria, destinata al mantenimento del collegio, fu– rono offerti 300 capi di bestiame ». E l'autore, dando una vivida descrizione della collaborazione prestata dal. popolo, prosegue: « Uns marcham para as mattas buscar madeira, outros prepa– ram tijolos, alguns cavam o solo para alicerces, muitos se entregam à canalisacao das aguas de urna rnontanha e fazem o chafariz para as necessidades da villa e do nascente Collegio. E' preciso soccorrer o povo que voluntariarnente trabalha; o Missionario pede esmolas, os coraç6es se abrem e se entregem a disposiçao do levita». E così, in breve tempo, nel cuore del se r tao desolato, tra le misere capanne che bordavano il :fiumiciattolo di Papacachina, venne a stagliarsi, in forma quasi miracolosa, l'imponente edificio ben degno dello scopo al quale si destinava 10 • La chiesa venne de– dicata a Nostra Signora del Buon Consiglio, denominazione che passò anche al collegio. Questo ebbe una capacità di 200 alunne e la sua direzione venne affidata da p. Gaetano a una congregazione di terziarie francescane, da lui fondate 11 • Oltre l'istruzione prima– ria e in seguito anche media, le alunne ricevevano un'educazione adatta alla loro condizione e venivano addestrate a lavori mu– liebri12. Ci-ò che importa notare qui è che, tra le interne, figurarono pure delle bambine indie, educate allo stesso modo delle altre. e quindi in maniera da ottenere una loro radicale trasformazione e integrale inserimento nel mondo civile 13 • Questo criterio può sembrare discutibile, ma ad esso i missionari erano giunti attra– verso la lunga esperienza delle catechesi tradizionali, dove i soliti aldeamenti, costituiti da una e talora da più tribù e formati da grandi e da piccoli, si erano spesso rivelati di una lentezza depri– mente nel conseguimento del loro scopo e talvolta si erano risolti 1 ° Cf. Notas historicas da igreja de Nossa Senhora da Penha e das missoes dos capuchinhos da prefcitura de Pernamlmco, Recife 1905, 82. 11 Ciò avvenne in quello stesso anno (1858). Questa congregazione di terzia– rie, sotto il nome di « Nossa Senhora de Bom Conselho », andò poi sviluppandosi nelle province, oggi stati, del Nordeste dedicandosi soprattutto all'educazione della gioventù e all'assistenza della vecchiaia e dell'infanzia abbandonata. Nel 1953, allorché l'istituzione celebrava il suo primo centenario di vita, si contavano una decina di case. Cf, Centenario da Con,greyaçao da,s Religiosas de Nossa Senhora de'. Bom Conselho. 26 de Abril 1853-1958, Recife 1953, 12 Si vedano molti documenti relativi a lavori di costruzione (continuati anche in seguito), programmi, rapporti tra l'istituzione e i missionari che vi :furono come cappellani in ACP, VI/1-44; su questo collegio si riscontrano molti accenni anche nei Relat6rios annuali del presidente di Pernambuco e dei ministri della giustizia del governo imperiale. 13 Cf. A, JANN, Candidus Sierra, 50. Lo Jann scrive che da questo istituto usci– rono ottime madri di famiglia, insegnanti, donne di servizio, ecc.
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