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LE REGIONI CENTRALI 311 agli in d i o s (alcuni addomesticati e ben disposti, altri invece re– frattari e indomabili, ma sempre ottenendo risultati), vi è tal serie di opere pubbliche e umanitarie compiute che sembrano rasentare i limiti dell'impossibile e direi dell'eroismo. I missionari stabilivano aldeamenti, costruivano chiese e abitazioni, abbattevano selvagge foreste e ne ottenevano campi ubertosi, insegnavano agli indiani me– todi razionali nel trattamento dei terreni e delle culture, aprivano e conservavano strade non solamente sul littorale ma nell'interno sino alla provincia di Minas Gerais, creavano scuole e ospedali. At– tuavano opere di grande valore con spese minime » 187 • Per addurre qualche fatto, valgano alcuni riferimenti della fitta corrispondenza che i missionari erano obbligati a mantenere col direttore generale degli indios e con il presidente della pro– vincia 188, Nella relazione annuale del 1871 un missionario scriveva: « I miglioramenti eseguiti nell'anno decorso sono, fra l'altro, l'apertura di due sezioni di strada: la prima da ovest a est di 22 le– ghe, l'altra in senso contrario di 8 leghe, così da raggiungere, col tratto aperto l'anno innanzi, un totale di 43 leghe (chilometri 258) ». Tutta la spesa per questa costruzione fu 600 rnilreis, cifra ir– risoria se si pensa alla mole del lavoro; basti dire che il governo aveva già stanziato per la costruzione della strada ben 10.000 milreis, ma nessun impresario si era preso l'appalto, ritenendo tale cifra insufficiente' 189 • La responsabilità, l'intraprendenza e la somma di fatiche che gravavano sulle spalle del missionario catechista, direttore di co– lonia, risulta da varie relazioni di p. Luigi da Grava; riassumeremo qui, ad esempio, quella da lui indirizzata al presidente di Bahia in data 12 febbraio 1874. « Ill.mo e Ecc.mo Signore, In virtù dell'articolo T degli Atti del 27 aprile 1870, approvati per legge sancita nello stesso anno, m'incombe il dovere di presen– tar la relazione annuale di ciò che è occorso in questa colonia na– zionale di C a c h o e i r a d e I 1 h é u s . La colonia venne fondata per vari scopi come: favorire la cate– chesi degli indios che erravano dispersi e numerosissimi in queste vaste solitudini; proteggere i negozianti che transitavano per la strada importantissima che dalla costa in pochi giorni adduce alla provincia di Minas Gerais e ad altri punti del Brasile centrale; dar impulso al commercio rendendo sicuri gli abitanti contro gli assalti degli indios, tuttora allo stato selvaggio; sviluppare la coltivazione di questi terreni ubertosissimi che si prestano ad ogni cultura. Que– sti scopi mi furono e ancora mi stanno presenti da quando venni a stabilirmi in queste foreste lussureggianti, dove però la religione cri– stiana e la civiltà non erano ancora penetrate; l'incanto di una na- 187 Cf. GREGORIO DE S. MARINO, 0s capuchinhos na Bahia, in Anais IV, 540. 188 Si vedano nell'Arq. Publ. da Bahia le due cartelle: Indios, 3, 10, 1-2 (1837-1887). 189 Cf, GR!ilGORIO DE S. MARINO, Os capuchinhos na B(l,hi<l,, in Anais IV, 540,
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