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310 CATECHESI INDIANA contribuì al rafforzamento del moto civilizzatore che ormai si espandeva beneficamente e che avrebbe dato luogo al sorgere di centri « sertanejos », completamente civili. Ma non aveva ancora termine la sua attività. Da 16 anni egli si trovava sul Rio Pardo quando, dopo le prime avvisaglie di furti, rapine e omicidi1 81 , apparvero lungo il fiume Cachoeira orde selvagge di A imo r é s , forse provenienti dall'interno di Minas Gerais; con atto del 25 aprile 1870 il governo creava allora la colonia di Ca c ho e ira, affidandone la direzione a p. Luigi1 82 . Il missionario entrò da prima in contatto con la nuova tribù e, riuscito ad ammansirne una parte, scelse terreni adatti e li avviò a cultura ottenendo in breve buoni risultati. Secondo la sua espe– rienza di colonizzatore, egli aperse tosto vie di comunicazione e invitò sul luogo un gruppo di famiglie già civili con le quali at– tuò un piano d'irrigazione dei terreni della colonia, introdusse culture adatte 183 , costruì la chiesa, abitazioni ed altri edifici ne– cessari184, infine diede vita a un'importante scuola-apprendistato, destinata ad essere il centro propulsore per le sorti future della colonia 185 . Sfortunatamente, su un avvio così promettente veniva repen– tinamente ad abbattersi la sciagura. Il 19 aprile 1875 p. Luigi si era messo in viaggio alla volta di Bahia per trattare di cose spettanti alla colonia-missione quando, sceso nel fiume Itabaia a bagnarsi, tragicamente vi periva affogato 186 . Riferendosi all'attività di p. Luigi da Grava e degli altri mis– sionari catechisti del sud di Bahia, p. Gregorio da S. Marino nella Memoria presentata al primo congresso di storia bahiana scrive: « Oltre l'esercizio del sacro ministero e dell'istruzione religiosa 181 Si vedano diversi episodi di sangue raccontati da p. Luigi in varie sue re– lazioni: ACB, I/M, II, 2, 5. Questi fatti accadevano soprattutto nei riguardi dei com– mercianti che transitavano per la cosiddetta Estrada geral che, partendo dall'Atlan– tico, attraversava il sud di Bahia raggiungendo Minas Gerais e altre regioni del Brasile centrale. 182 Gf. BARÀO de S. L0URENQ0, Relatorio a;presentaclo à Ass. Leg. da Bahia... em 1' de Março de 1871, Bahia 1871, 47ss. La colonia aveva lo scopo di provvedere anche a una sistemazione « dos infelizes habitantes do norte da Provincia, flagellados de continuas seccas e sempre vegetando na miseria sem serem bons para si, nem para o Estado ». 183 Si veda il Relat6rio di p. Luigi del 29 gennaio 1872 in cui, dopo aver detto che la Provvidenza lo ha liberato da molti pericoli, parla delle varie culture intro– dotte nella colonia come caffè, cacao, canna da zucchero, ma soprattutto algodfio (cotone), oltre a riso, mandioca e altri prodotti. ACB, I/M, II, 4. 184 Cf. Joiio Antonio de ARAUJ0 HENRIQUES, Falla com que... abrio a 1a sessfio d1, 19a legilatura da Ass. Prov. da Baliia, Bahia 1872, 143, dove è detto che lo stato della colonia è « bastante linsonjeiro » e che il missionario, fra l'altro, ha costruito una olaria (fabbrica di mattoni, tegole, ecc.) per provvedere alle abitazioni che vanno continuamente sorgendo; il missionario inoltre si sta occupando in co– struzione di strade. 185 Cf. ACB, I/M, II, 6: lett. al presidente in data 12 febbraio 1874. 186 Gf. Libro Mastro, ACB, Fonti mss. 1/I, 109. Su p. Luigi da Grava, che ap– parteneva alla provincia monastica di Torino, si veda FIDELIS DE PRIMERIO, Capu– chinhos, 308; SrLVA CAMP0S, Cronica da Capitania de Sao Jorge dos Ilhéus, 294s, con riferimento alla colonia di Cachoeira.
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