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LE REGIONI CENTRALI 309 e) P. Luigi da Grava. - Tra i m1ss10nari dell'ultima generazione emerge p. Luigi da Grava che continua la grande tradizione di p. Ludovico da Livorno ed è tra i maggiori catechisti del periodo sul territorio di Bahia. L'opera di questo religioso, che a partire dal 1860 esercitò una specie di supervisione su tutte le missioni indiane tenute dai cappuccini nel sud di Bahia, acqui– sta un'importanza particolare perché le sue relazioni ci dànno un'idea dell'ingente lavoro che, al di fuori del ministero stretta– mente spirituale, ricadeva sui missionari direttori delle cosiddette « colonie nazionali», create oppure rese tali dal governo imperiale da un precedente catechetico già stabilito 176 • P. Luigi, della monastica provincia del Piemonte e giunto nel Brasile nel 1844, passò un decennio in Pernambuco e Alagoas predicando missioni popolari sin che, verso il 1854, fu destinato alla catechesi indiana sul Rio Pardo. Qui lo troviamo da prima nell'aldeamento di Barra do Salgado assistendo· 129 Bo t oc u– d o s 177 ; ma già l'anno dopo (1856) la sua responsabilità si è di molto accresciuta perché, oltre all'aldeamento « botocudo » surri– ferito, dipendono da lui quelli di S. Antonio da Cruz (indios Camacans) e di Cachimbo (indios Mongoi6s), senza con– tare il nucleo « botocudo » di Catulé diretto da fra Gioachino da Colorno ma al quale egli presta assistenza spirituale 178 • Nel 1857, come direttore degli aldeamenti di Cachimbo, Lagoa e Catulé, nel fervore di opere a cui lo spingeva la sua esuberante natura, aveva già aperto una strada di varie decine di chilometri, gettati due ponti, rispettivamente sul Rio Salgado e sul « riacho Quiri– cos », aveva esteso in modo notevole le culture delle varie colonie, aperto due scuole e costruito alcune cappelle 179 • Il dinamismo insito nella sua indole ebbe modo di spiegarsi maggiormente quando, nel 1859, fu trasferito nell'aldeamento di « S. Pedro de Alcàntara », il cui elemento indigeno si concentrava ora soprattutto in località chiamata Ferradas 180 ; qui egli, mante– nendo la direzione di Cachimbo e creando il sottoaldeamento di Vitoria, intraprese lavori che diremmo di alta ingegneria, deviando acque e costituendo bacini artificiali, aprendo strade, introducendo vaste culture di caffè, cotone e cacao, e poi stabilendo scuole d'arte e mestieri. Gli undici anni che egli trascorse in questa zona servirono a richiamare in essa anche numerose famiglie di civilizzati, il che 176 Cf. ACE, I/M, II e III; APE, Indios, 3, 10, 2, dove le relazioni sono a decine ma, purtroppo, non ordinate. 177 Cf. Joao Mauricio WANDERLEY, Falla... na abertura da Ass. Leg. da Bahia... 1 ° de Março de 1855, Eahia 1855: Annexo. 7. 178 Cf. Alvaro Tiberio de MONCORVO E LIMA, Falla na abertura da Ass. Leg. da, Bahia... em 14 de Maio de 18S6, 38: ACE, I/M, III, 11. 179 Cf. Joiio LINS VIEIRA CANSANSAO DE SINIMBU, Falla na abertura da Ass. Leg. da Bahia... 1 ° Setembro de 1857, 29, ACE, I/M, III, 11, 15. 180 Si veda la lettera del direttore generale degli indioa al presidente di Eahia in data 26 maggio 1859: ACE, I/M, III, 14 (copia).

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