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LEl REGIONI CENTRALI SO'i mente caro agli indios che quando il prefetto lo richiamò all'ospizio (1853), per poco non si ebbe una ribellione. Scriveva il direttore ge– nerale degli indios nel maggio di tale anno al vicepresidente della provincia: « A sahida deste benemerito religioso pòz em consternaçao os Botocudos; 15 ou 20 delles desceram até Cannavieiras em procura de seu Pedagogo e nao encontrando ahi quem consentisse na tao imprudente pretensao, tentaram embarque na Barra que faz o riacho Catulé no Rio Pardo... », decisi a ottenere il ritorno del missionario; il direttore si rivolgeva al vicepresidente perché facesse vedere al prefetto la necessità di rimandare fra Gioachino tra i primitivi del Catulé 165 • Così il mis– sionario poté ritornare e continuare per vari anni l'attività di cate– chista; nel 1856 lo stesso direttore generale scriveva di lui questo giudizio: « Este capuchinho tem sido constante na direçao dos Indios, os quaes estao com elle muito satisfeitos » 166 .• d) Porto Seguro e Caravelas. - In queste due comarche dell'estremo sud di Bahia l'attività dei missionari catechisti pro– dusse pure effetti benefici moltiplicando i nuclei indigeni vincolati alla terra e promovendo non solo l'opera strettamente religiosa, ma anche di progresso civile e sociale come strade, scuole, pro– dotti agricoli ricercati, piccole industrie e commerci locali. La relazione del 1875 segnalava· nella zona, attribuendoli ai cappuccini, i seguenti aldeamenti: Vila Verde, Santa Cruz e Trancoso nel distretto di Porto Seguro, e S. J osé do Mucuri, Pe– ruipe, Catulé, Lagos e Mucurruchatiba in quello di Caravelas 167 ; ma dai documenti sembra che altri nomi si debbano aggiungere a tale elenco, con riferimento ad aldee già scomparse ovvero as– sorbite da altre che ebbero uno sviluppo più largo e continuativo: tali, ad esempio> l'aldea di S. Ubaldo, fondata da p. Luigi da Gubbio nel 1863 sulle rive del fiume Prado 168 ; l'aldea di Alcobaça, sulle rive del fiume Itanhaem, sorta ad opera dei pp. Paolo da Pa- 165 Gf. ACB, I/M, III, 9: lett. in data 28 maggio 1853. 166 ACB 12: lett. in data 19 dicembre 1856. Del resto, già in altra lettera del 16 febbraio 1854, lo stesso direttore affermava che « Fr. Joaquim de Colorno é ::nuito habil para conciliar a vontade dos indigenas selvagens ». Cf. APB, lndios, 3, 10, 2. Per ciò che riguarda l'amministrazione dei sacramenti fra Gioachino era assistito da p. Luigi da Grava che risiedeva in S. Pedro de Alcantara. Morì il 12 ot– tobre 1865 essendo giunto nel Brasile nel 1846; apparteneva alla provincia di Parma. Cf. Libro Mastro, ACB, Fonti mss. 1/1, 109; FELICE DA MARETO, Missiona'l'i cappuccini della provincia Parmense, 55. 167 Cf. Os religiosos capuchinhos da Bahia, 42. 168 Cf. APB, Indios, 3, 10, 2: lett. di p. Luigi al presidente della provincia :n data 28 dicembre 1862; tuttavia nella successiva lettera del 14 luglio 1864 l'aldea appare già estinta. Si veda anche Antonio COELHO DE SA E ALBUQUERQUE, Falla... -.ia abertura dei Ass. Leg. da Bahia... no dia 1 ° de Março 1868, Bahia 1863, 45. P. Luigi nel 1864 era trasferito al Para dove, l'anno seguente, accompagnava in •,isita pastorale D. Antonio Macedo Costa; in seguito divise la sua attività tra Bahia e Pernambuco sino a che nel 1882 ritornò nella sua provincia. ùf. FRANCESCO DA VICENZA, I missionari cappuccini della provincia serafica, 259s.

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