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304 CATECHESI INDIANA Dopo averlo addestrato al lavoro riduzionistico e catechetico, p. Ludovico lo collocò da prima neì sottoaldeamento di Ferradas, poi lo mandò più innanzi sulle rive del fiume, aìia ricerca di Boto– cudos e Patax6s. P. Francesco, seguendo il Rio Pardo, penetrò nel territorio di Vila de Vitoria e in località detta Riacho Dagua riuscì a creare un nuovo aldeamento composto appunto da tali indios i quali, una volta entrati in simpatia con i missionari, presero a discen– dere le vallate e a frammischiarsi nelle catechesi già stabilite. L'aldeamento di p. Francesco prese il nome di S. A n t ò n i o da Cr u z e qui egli rimase vari anni mostrandosi, come diceva il direttore generale degli indios Casimiro de Sena Madureira nel 1851, « missionario de virtude exemplar e mansidao igual à de Frei Ludovico de Liorne » 151 , Lo stesso anno egli scriveva al« juiz municipal » di Vitoria che << i Mo n g o i 6 s stavano civilizzandosi rapidamente, avendo ormai dimenticato la caccia e la pesca e dedicandosi con trasporto all'agri– coltura; i B o t oc ud o s, in numero di 150, per i continui spo– stamenti si trovavano a uno stadio più arretrato; tuttavia avevano già dissodato un grande tratto di terreno e davano buone speranze di volersi definitivamente incamminare verso il vivere civile » 152 • P. Francesco, per l'ascendente acquistato sopra i primitivi, ebbe anche delicati incarichi ; nel 1853 essendo gli indios di Pedra Branca fuggiti nella foresta, da dove minacciavano le popolazioni civili dei dintorni, egli fu mandato ad ammansirli e con grande difficoltà li indusse a ritornare nell'aldea 153 • Più tardi, manifestan~ dosi continui attacchi sanguinosi da parte degli indios erranti lun– go il Rio Prado nella comarca di Caravelas (estremo sud di Bahia), egli ebbe l'incarico di avvicinarli e con la sua dolcezza riuscì ad aldearne 140 sul territorio della Vila do Prado, dove lo troviamo varie tribù di selvaggi che mostrarono più volte desiderio di esser istruiti e fatti cristiani. E specialmente la tribù dos Botocudos che dimora sulle sponde del Rio Pardo. Assicurato di ciò e pienamente informato da p. Ludovico da Livorno già settuagenario e bisognoso d'aiuto, ho spedito colà il P. Francesco Antonio da Fa– lerna che partì per Ilheos ai 29 novembre 1844. Feci la petizione a S. E. E.ma l'Ar– civescovo per ottenergli le facoltà necessarie parrocchiali rispettivamente ai neo– fiti: ed esso gli accordò ampliamente. Ricorsi parimente al Sr. Presidente di pro– vincia a cui diressi un recherimento che mostrava la necessità di un religioso per istruire e civilizzare varie tribù di selvaggi, ben disposti, nel luogo suddetto. Esso pure pienamente accondiscese al detto piano da lui lodato e diede il passaporto al detto religioso. Io gli chiesi che assegnasse la pensione di 310.000 reis pel medesimo come catechista o ahneno che desse prcsente1ncnte qualche s01n1na di denaro per comperare gli arredi sacri e altre cose necessarie. Hic labor, hic dolor. Rispose che non vi era denaro in cassa e che potrà essere assegnato nella prossima assem– blea provinciale. Quindi l'ospizio dovette provvedere il suddetto p. Antonio di tutto il necessario: gli si diede un calice d'argento, tre pianete usate, camici, cera, tovaglie, due bauli di casa... » Cf. Libro Mastro, ACB, Fonti mss. 1/I, 64s. 151 Cf. Francisco GONQALVES !VIARTINS, Falla... n'abertura da Ass. Leg. no 1. de Março de 1852, Bahia 1852; Annexo 1°, 5. 1 52 Cf. ACB, 1/lVI, III, 6: in data 2 marzo 1851. 153 ACB, I/lVI, III, 10: lettera al presidente della provincia in data 26 dicem– bre 1853; APB; Indios, 3 -10 -2 (in data 26 dic. 1853).

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