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LE REGIONI CENTRALI 301 Negli ultimi anni della sua vita egli soffrì lungamente di dia– bete, ma rimase sempre in S. Pedro; nel 1878, ormai sfinito dal– le fatiche e tormentato atrocemente dalla malattia, si portò in Piassabussu dove era d'accordo d'incontrarsi col prefetto di Bahia, p. Alfonso da Bologna, che lo avrebbe accompagnato all'ospizio della Pietà; ma il 30 ottobre, dopo il lungo viaggio in canoa, la sua malattia s'aggravò improvvisamente e verso le 8 di sera il missionario moriva, prima ancora d'incontrarsi col superiore. Se– polto in Piassabussù, le sue spoglie mortali furono da p. Alfonso riesumate l'anno dopo e portate nell'ospizio della Pietà a Bahia 13 1. Altro importante nucleo catechetìco del fiume S. Francisco è Rode 1 a s, su territorio propriamente bahiano e in zona già evangelizzata ab antico dai missionari cappuccini1:iz. Troviamo qui per alcuni anni p. Paoìino da Limone in qualità di direttore (1847-1853), intento ad aldeare una tribù nomade che compiva scorrerie nelle fazendas che costellavano le rive del fiume; ma per impegni diversi, affidatigli dal commissario generale, egli se ne allontanava una prima volta nel 1851 133 e poi definitivamente nel 1853. Predicatore stimato e religioso esemplare, a Rio, dove fu trasferito, prese a svolgere un largo e apprezzato apostolato popolare; ma l'anno dopo, il 6 ottobre, alle due del pomeriggio, mentre stava per entrare nella sua cella, fu colpito da un fulmine abbattutosi sull'ospizio del Morro do Castelo 13 1. A lui successe come direttore di R od e 1 a s p. Luigi da Gub– bio che vi rimase circa 6 anni (1856-1862) e cioè sino a quando il nucleo indigeno, ormai sufficientemente evoluto, venne incorpo– rato nella parrocchia su cui sorgeva, affidata a un prete secolare 135 • Con ciò p. Luigi non vide però conclusa la sua attività indiana; missionario coraggioso e dinamico, dai due successivi presidenti di Bahia venne incaricato di percorrere il sud e il nord della pro– vincia per rendersi conto dello stato degli aldeamenti esistenti e la morte, scrive: « I scrgipani lo veneravano come un santo e di lui riferiscono ancora molte grazie operate da Dio per sua intercessione ». No tizie storiche, 91. 131 Cf. Mern01·ial, 16, dove la sua morte è descritta con molti particolari; im– possibile indicar la fonte a cui ha attinto Fidelis de Primerio ( Capuchinhos, 309) che scrive esser egli morto annegato in un bagno. Di p. Doroteo si conservano vari documenti in ACB, 1/N, I. Egli era nativo di Obervaz (Svizzera), ma aggrega– to alla provincia monastica delle Marche. 132 Il primo nucleo di questa catechesi, passata attraverso molte vicende, ri– sale, come abbiamo visto a suo tempo, alla seconda metà del secolo XVII, fondato dal cappuccino francese p. François de Domfprt. Cf. MARTIN DE NANTES, Relation succinte, 77. Si veda a p. 79. 13 3 CJ'. Francisco GoNçALVES MARTINS, Falla... na abertura da Ass. Leg. no 1 ° de Março 1852, Bahia 1852, Annexo 1 °, 1. 131 Cf. FIDELIS DE PRIMERIO, Capuchinhos, 309. Già prete secolare, p. Paolino prese l'abito cappuccino nella provincia del Piemonte raggiungendo il Brasile qualità di missionario nel 1843. 136 P. Luigi da Gubbio fu destinato a Rodelas dopo che gli indios per 2 avevano chiesto un missionario cappuccino. Cf. Joao LINS VIEIRA CANSANçÀo D NIMBU, Falla na abertura da Ass. Leg. da Bahia, Bahia 1857, 29s; ACB, I/ 13; lettera del prefetto p. Paolo da Panicale al direttore generale degli in data 20 maggio 1857.
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