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298 CATECHESI INDIANA gran lunga il primo posto nel periodo del secondo Impero 118 • Cam– po fecondo di catechesi fu pure la prefettura di Bahia nonostan– te che si manifestasse qui, più che altrove, il fenomeno della in– stabilità degli aldeamenti, determinata dalla eccessiva ingerenza del governo 119 : ciò che ostacolò il pieno consolidamento dell'opera missionaria conferendole in molti casi un carattere di provviso– rietà e di estremo frantumamento. Pur non essendo possibile seguire lo sviluppo delle singole catechesi12°, cosa che d'altronde esula dall'indole di questa sintesi, si hanno elementi per individuare le zone di più intensa azione indiana che possono ridursi a cinque: a) il bacino del fiume S. Francisco nell'estremo nord di Bahia e nel tratto infe– riore che delimita il territorio di Sergipe; b) il bacino dell' I t a - pi cu r u; e) la regione attraversata dal Rio Pardo e suoi af– fluenti, formante la cosiddetta « comarca d'Ilhéus »; infine l'estre– mo tratto meridionale del territorio bahiano compreso allora nel– le due comarche di d) Porto Seguro e e) Caravelas 121 • Altrove si segnalano pure tentativi catechetici, ma in forma epi– sodica, per cui riesce difficile stabilire la consistenza dei nuclei assistiti e i risultati ottenuti. Si può subito affermare che a diverse migliaia sommano gli indios aldeati e portati alla fede nella prefettura di Bahia. Il criterio riduzionistico qui adottato generalmente rifuggì dai gran– di concentramenti, di difficile direzione, preferendo moltiplicar le aldee situate a poca distanza le une dalle altre in modo che un missionario potesse contemporaneamente assisterne diverse; da ciò il metodo della «zona catechistica » che aveva pure i suoi van– taggi, diciamo così, « colonizzatori » in quanto aumentava i nu– clei della popolazione con le relative aree coltivate. Il Relat6rio annuale del 1870, presentato dal segretario di Stato alla camera, sottolinea tale fatto aggiungendo che, in tal modo, « ebbero ini– zio molti nostri villaggi e cittadine» 122 • Questa affermazione tro– va conferma in quanto asseriva il direttore degli indios di Bahia 118 Si ricordi che essa pure era conglobata, per ciò che riguarda il personale, nella superiore unità del commissariato generale il di cui rappresentante godeva verso tutti i missionari del Brasile i diritti di un « provinciale dell'Ordine». Si veda sopra a p. 233ss; ACB, I/ A, 4: copia del rescritto del segretario di Propaganda Fide all'Internunzio del Brasile in data 6 maggio 1847. 119 Il missionario, direttore di una colonia o aldeamento, era considerato dal governo come un suo funzionario che egli poteva a suo piacimento trasferire. Cf. A. JANN, Candidus Sierra, 41. 120 Manca uno studio particolare e i relativi documenti sono andati soggetti a grande dispersione; le notizie che si hanno spesso si riducono a semplici indicazio– ni di luoghi e missionari. Cf. GREGORIO DE S. MARINO, Os capuchinhos na Bahia, in Anais IV, 527. 121 Si tratta della striscia di territorio delimitata da Minas Gerais (ovest), Espirito Santo (sud) e Oceano Atlantico (est); essa è attraversata da molti fiumi che scendono dagli altipiani di Minas e dalla cosiddetta Serra dos Aimorés avendo formato nei tempi passati una specie di ridotto di questi indios stanziati tra il Rio Doce e il Rio Pardo. Cf. A. MAGALHÀES, Dicionario Enciclopédico Brasileiro, 51. 122 Cf. [B. PEREIRA], Os religiosos capuchinhos da Bahia, 44,
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