BCCCAP00000000000000000000920

LE REGIONI CENTRALI 295 Con dò la colonia rimaneva senza missionario e, come scri– veva il presidente della provincia nel 1851, « pareva andare ver– so la sua completa decadenza » 98 • Si ricorse perciò nuovamente al- 1' opera di p. Benedetto che si trovava nella provincia dando mis– sioni popolari, e questi riprese la sua attività nell'aldea « afonsi– na » dove rimase sino al 1857, quando venne dimesso con lo spe– cioso pretesto che con la sua rigida e severa morale allontanava gli indios 99 • Ma la vera ragione, a prescindere dalle difficoltà frap– poste dal direttore laico 100 , va ricercata nel fatto che i coloni, usur– pandosi le terre, avevano indispettiti gli indios e questi, come so– leva accadere, ritornavano alla foresta. Del resto p. Benedetto, uomo zelante e sinceramente devoto alla causa indiana 10 1, continuò per conto suo a lavorare tra i pri– mitivi; una sua lettera al commissario, datata da Rio Pardo (Espf– rito Santo) il 24 gennaio 1859, dice che sta costruendo cappelle in varie aldee di indios B o t oc u do s : una dedicata a Nossa Senhora, un'altra alla S. Cruz, lungo le rive dello stesso :fiume, una terza a S. Simeao sul fiume omonimo, distante dalle prime lo– calità una trentina di leghe, e altre ne sta progettando altrove 102 . b) Santa Izabel. - Energie e sacrifici richiese la colonia di S. Izabel dove si segnalarono alcuni cappuccini austriaci e cioè i pp. Wendelin da Innsbruck, Pietro Regalato e Adriano da Lantsch– ner103.P.Wendelin, giunto a Rio nel 1947, fu destinato a «S. Izabel» sulla fine dell'anno seguente con lo scopo d'assistere i coloni cat– tolici e occuparsi della riduzione degli indios; la colonia era sup– pergi ù costituita sul tipo dell' A 1 de a A fon sin a con immigra– ti di lingua tedesca; a questi dovevano unirsi i primitivi, atti– rati dalle vicine foreste e addestrati, sull'esempio dei bianchi, al– l'agricoltura e al piccolo commercio di zona. ambulante predicando missioni in Sergipe e Bahia per 14 anni (1855-1869). Morl Li Italia nel 1870. 98 Cf. Felipe José PEREIRA LEAL, Relatorio... no dia 23 de ma,io de 1851 (Espi'– rito Santo), Victoria 1851, 21. 99 Cf. BARÀO DE lTAPEMIRIM, Relatorio ... no dia 23 de Maio de 1857 (Espirftto Santo), Victoria 1857, 17. 10 0 Il presidente della povincia già nel Remt6rio del 1852 affermava: « A unica maneira a meu ver de fazer prosperar as aldeas de Indios é entregal-as ao governo exclusivo dos respectivos missionarios; os Directores (leigos), alem de que geralmente sao pouco zelosos, s6 servem para contrariar aquelles religiosos e afugen– tal-os dos aldeamentos, corno é testemunha o do que me occupo, cujo missionario ha cerca de 3 annos se ritirou por causa do Director que entao servia ». Cf. José Bo– nifacio NASCENTES o' AZAMBUIA, Relatorio... na sessiio ordina,ria de 24 de Maio de 1852 (Espirito S,anto), Victoria 1852, 36s. 101 Scrive p. Giuseppe da Castrogiovanni che egli lavorò infaticabilmente per molti anni « tra i selvaggi dell'antica provincia dello Spirito Santo, dove mori nel 1861 lasciando fama di grande santità». Notì~ie storiche, 78. 102 Cf. AGRJ, B: 1/IV, 9. 103 Anche altri cappuccini austriaci lavorarono nelle missioni del Brasile, come i pp. Bartolomeo da Innsbruck, Americo da Praga, Bartolomeo da Boteching, Do– menico da Praga, Silverio da s. Bernardo, e altri, Cf. GIUSJ;JPPE PA CASTI\OGIOYAl'lNI, Notizie storiche, 77, 105, H3, 115. 116,

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz