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294 CATECHESI INDIANA non raggiunsero tali proporzioni per mancanza di mezzi, erano già sorte e prosperavano nelle catechesi tenute direttamente dei missionari 95 • 3. - COLONIE E CATECHESI IN ESPfRITO SANTO Degni di nota sono gli aldeamenti fondati o diretti dai mis– sionari nella provincia di Espirito Santo, quantunque non abbia– no forse dato risultati paragonabili a quelli ottenuti in altre pro– vince. Difetta qui la documentazione esplicita, soprattutto da par– te dei missionari catechisti, il che è da attribuirsi alla mancan– za di un piano organico e a un criterio che chiameremo « episo– dico», adottato sia dal governo imperiale come dalle autorità lo– cali nei riguardi della catechizzazione e riduzione indiana; inol– tre prevalse la regola di costituire aldeamenti bifronti e cioè for– mati da fndios e da coloni nazionali ovvero stranieri immigrati, metodo che, se poteva esser utile in casi particolari, si rivelò tut– tavia controproducente quando l'indole delle tribù aldeate non consentiva tale avvicinamento e convivenza. a) Aldea Afonsina. - Un esempio di ciò abbiamo nel primo grande aldeamento che appare nel secondo Impero e cioè l'Aldamen– to Imperial Afonsino chiamata anche A 1de a do s A fon so s o A fon si n a . Esso nacque ad opera del governo nel 1845 e le speranze poste in esso furono pari alle spese che esso venne a costare 96 ; naturalmente la sua amministrazione venne affidata a un direttore laico, mentre la parte spirituale toccò a p. Benedet– to da Genova, che vi rimase, però solo un biennio, essendosi ri– tirato nel 1847 per dissensi con lo stesso direttore. A lui successe per un altro biennio p. Daniele da Napoli (1847-49), che in segui– to veniva trasferito a « S. José de Leonissa » (Itaocara) nella provincia di Rio 97 • gelungen, unter ihnen dadurch Fuss zu fassen, dass sie durch Tausch gegen Eiscn– gerat einige Kinder der derselben zur Erziehung iibernahmen und mit diesen die Schule von Santa Izabel von Araguaya begriindeten, eine Schule, welche durch Zoglinge aus dem zahmen Tupisstamme der Guajajaras, sowie aus den Tapuyosstam– men der zahmen Chavantes, Charentes und Carajas und der wilden Javarés, Cahiap6s, Gradahus und Apinagés, welche dieselbe Gegend bewohnen, erweitert wurde. Diese Sc)mle ist in doppelter Hinsicht wichtig, einmal weil sie wiederum den eclatanten Beweis von der Zivilisationsfahigkeit der Indianer geliefert hat, denn die Knaben, welche dieselbe besuchen, lernen sehr leicht lesen und schreiben... hauptsachlich abcr weil sie eine Indianerbevéilkerung von ungefii.hr 80.000 Seelen indirekt mit der Kultur in Verbindung gebracht wird ». Cf. A.W. SELLIN, Das Kaiscrreioh Brasilien I, 82. Erra qui lo Jann (cf. Candidus Sierra, 47ss) confondendo questo collegio con quello di S. Izabel in Pernambuco, di cui parleremo a p. 317s. 95 Gf. ACRJ, S: 2/I, 5: lett. di p. Sigismondo da Taggia al commissario ge– nerale in data 25 febbraio 1859. Si veda a p. 256. 264. 275. 291. 96 Cf. Antonio ALVES DE SoUZA CARVALHO, Relatorio ... na abertura da Assem-· blea Legislativa P1·ovincial (Espirito Santo), Victoria 1862, 54. Il presidente nel suo Relat6rio affermava che, all'inizio, si era avuta la speranza di riunire nella colonia « ben 4.000 coloni, indios mansos e lavoratori; infatti il luogo era eccellente e di mirabile fertilità». 97 Cf. FIDELIS DE PRIMERIO, Capuchinhos, 301. P. Daniele, giunto in Brasile nel 1844, rimase a S. José de Leonissa sino al 1855; in seguito si dedicò al ministero
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