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LE REGIONI CEN'.l'RAL! 289 nario per mancanza di vesti e, nonostante i suoi sforzi, p. Antonio non sapeva come venire in aiuto al suo popolo indigeno; tuttavia, aprendo vie di comunicazione, spianò la strada a un discreto com– mercio con i centri vicini risolvendo in parte il problema 12 • P. Antonio lavorò nelle aldee del Goias 36 anni acquistandosi larga stima nella zona; morì a Biapanha il 24 marzo 1900, assi– stito dal domenicano p. Maria Domingos; per desiderio del popolo la sua salma fu tumulata nella chiesa 73 • d) P. Sigismondo da Taggia. - Nel bacino fluviale dell'Araguaia merita d'esser ricordata l'opera di p. Sigismondo da Taggia che lavorò lunghi anni tra gli indios C ha van te s e Ca– ra j a s costituendo alcune catechesi e inoltre segnalandosi per audaci escursioni su fiumi tuttora quasi inesplorati, come il ce– lebre Rio das Mortes, affluente dell'Araguaia 74 , sempre allo scopo d'attirare i primitivi verso gli aldeamenti già fondati7 5 • Religioso zelante, lo stesso anno del suo arrivo in Brasile (1844) raggiun– geva la capitale del Goias e, discendendo il Rio Vermelho e l'Ara– guaia, sostava in località Salinas, dove ebbe ad imbattersi in una tribù di Carajas che « essendo non molto selvaggi», prese e ca– techizzare 7 6 • Non fu però in questo punto ma più a valle, sull'Araguaia, che nel 1847 p. Sigismondo gettava le basi dell'aldeamento di S . J o a qui m d e J i mi mb u che accolse alcune famiglie di ci– vilizzati e inoltre un distaccamento militare, a protezione contro le feroci tribù dell'interno; il missionario vi costruì una cappella provvisoria, aprì una scuola e si diede ad organizzare la incipiente catechesi. Già nel 1847 il ministro Marcelino de Brito assicurava l'assemblea nazionale che « la nuova colonia di S. Joaquim de Jimimbu è difinitivamente sta– bilita; vi è un distaccamento militare e vi lavora il missionario cap– puccino Sigismondo da Taggia che ha impiegato tutto il suo zelo e tutta la sua carità con gli indios affidati alla sua cura » 77 • 72 Cf. A. JANN, Candidus Sie1·ro, 46. 73 Su p. Antonio da Gangi si veda Anal.0.F.M.Cap. 16(1900) 351s; GIUSEPPE DA CASTROGIOYANNI, Notizie storiche, 103s; FIDELIS DE PRIMERIO, Capuchinhos, 294s. Anche le catechesi fondate da p. Antonio passarono ai domenicani. 71 Il Rio das Mortes ha un percorso di 990 chilometri di cui quasi 500 naviga– bili; esso segna parte del confine tra il Goias e il Mato Grosso. C'f. Mario da VEIGA CABRAL, Compendio de Chorographia do Brasil, 610. 75 Di ciò è eco in molte delle lettere di lui conservate all'archivio dei cap– puccini di Rio, una ventina di documenti di grande valore per le numerose osser– vazioni sugli indios che vivevano sulle rive dell'Araguaia. Cf. ACRJ, S: 2/I, 1-19. 76 ACRJ, S: 2/I, 1: lettera al commissario in data 1 ° novembre 1846. Salinas era una piccola popolazione a 60 leghe dalla capitale del Goias; i Carajas avevano nei dintorni di questa località un'aldea. 7 ' Si veda la fonte citata da CLEMENS A TERZORIO, Manuale historicum, 327. Del resto il 30 aprile di quello stesso anno p. Raffaele da Taggia scriveva al com– missario generale che « p. Sigismondo in poco tempo, in Salinas, ha aldeato più di 1.000 indios ed egli travaglia meravigliosamente, e sì l'uno che l'altro [l'altro era il p. Francesco da Monsanvito] - mi dice il presidente corrispondono al fine della loro missione». Cf. ACRJ, V: 2/I, 1. La frase « più di 1.000 indios » aldeati va però 19. - Attività, missionaria.

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