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LE REGIONI CENTRALI 281 di Serra do s A g ud o s 30 , la sua ragione ebbe un improvviso e tragico collasso; egli moriva il 9 agosto successivo e la sua sal– ma, portata in Campos Novos, veniva tumulata nella matrice. Alla notizia della morte del grande missionario matogrossense la came– ra di Cuiaba dedicava alla sua memoria una via cittadina 3 1. 2. - SUI FIUMI TOCANTINS E ARAGUAIA NEL Gor.As Il Goias fu tra le province più intensamente catechizzate du– rante il secondo Impero e dove i risultati ottenuti ebbero mag– giore stabilità e durata; ciò è dovuto al fatto che i missionari, lasciati in pace e non spostati con tanta frequenza come altrove, poterono coltivare a lungo le catechesi assicurandone lo sviluppo. Le zone a cui si circoscrive l'azione missionaria sono soprattutto i due grandi fiumi Tocantins e Araguaia con i rispettivi affluenti: Rio do Sono, Rio Farina e Rio Vermelho 32 • Anche il Goias, regio– ne interna e allora priva di strade, selvaggia e quasi disabitata dalle popolazioni civili, venne costituita in viceprefettura subor– dinata al commissario generale di Rio de Janeiro. a) P. Francesco daMonsanvito. - Laseriedeimissio– nari catechisti del Goias è aperta da p. Francesco da Monsanvito, destinato nel 1842 all'evangelizzazione degli indios Apina g é s, stanziati nel nord del Goias e divisi in varie tribù in lotta costante con i civilizzati della zona 33 • Egli si stabilì in Boa Vista, villaggio si– tuato sulla riva sinistra del Tocantins, e in pochi anni riuscì a paci– ficare 5 tribù di Apinagés, inducendole a fissar le loro sedi presso il villaggio e a dedicarsi al lavoro sulle terre distribuite dal governo 34 ; le maniere dolci e paterne del missionario e l'istruzione catechisti- so Si veda sopra p. 268. 31 Oltre la bibliografia già citata, si vedano: D. AQUINO CORREJA, Fler6es obscu– ros da Igre.ia Ma,ttogrossense, in Jonial do Comercio, 27 luglio 1926; Estevao de MENDONçA, Datas Mato,qrossenses II, 235; Diogo VELHO CAVALCANTI DE ALBUQUERQUE, Re/a.torio ... (Ne,qoeios de Agricultura.), Rio de Janeiro 1870, 56. La personalità di p. Mariano dovrebbe essere meglio studiata. 32 I primi due sono affluenti di destra del Tocantins e nascono rispettivamen– te. dalla Serra das Mangabeiras e dalla Serra Negra; il terzo, nato dalla Serra do Ouro Fino, bagna la capitale del Goias e si getta nell'Araguaia dopo un percorso di circa 300 chilometri. Cf. Mario da VE!GA CABRAL, Compendio de Chorographia do Brasil, 587ss. 33 Gli Apina g é s, detti anche Timbiras occidentali, sono un gruppo G es . Un recente studio su di essi fu pubblicato da Curt NIMUENDAJU, The Apinagé, Wa– shington 1939, dove si parla della loro organizzazione sociale, iniziazione, famiglia, religione, miti e leggende. I pochi accenni dedicati a p. Francesco da Monsanvito (p. 7) contengono varie inesattezze. 34 Si veda, in SAVINO DA RIMINI, Tra i selvaggi dell'Araguaya, 79ss, come il missionario riuscì a stabilir la pace tra gl'indiani e i fazendeiros stabiliti nella zona, il che fu il preludio alla sua successiva opera di evangelizzazione e civilizza– zione. Già nel 1845 il presidente della provincia comunicava alla camera: « O mis– sionario Fr. Francisco do Monte de Sao Vito, que se acha na Boavista, tem prestado grandes serviços a Religiao e a humanidade na catequeze e civilizaçao dos .indios: eu vos apresento os documentos a tal respeito, que muito vos satisfarao ». Gf. José de Assis MASCARENHAS, Relatorio... à Assemblea Legislativa de Goiaz, Goyaz 1845, 14.

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