BCCCAP00000000000000000000920

278 CATECHESI INDIANA Trasferito in seguito tra gli indios Guai c u r u s del distret– to di Albuquerque 20 , poté iniziare un lavoro più redditizio gettando le basi di un aldeamento in cui costruì una cappella e aprì una scuola acquistandosi la stima e l'amore dei primitivi. Ma la sic– cità che, come abbiam visto, afflisse la colonia di Bo m Con - s e 1ho , desolò tutta la regione determinando uno spostamento di tribù che nocque a tutto il lavoro realizzato dai missionari. P. Antonio in seguito si dedicò al ministero «volante» e par– rocchiale. Già sulla strada per tornare a Rio, venne da prima trat– tenuto dal vicario generale del Goias (1855-1858) che, sprovveduto di clero, gli affidò diversi incarichi; poi, dietro preghiera del ve– scovo di Cuiaba, ritornò nel Mato Grosso dove fu nominato par– roco di Vila Bela con mansioni di vicario generale per tutto il nord della provincia 21 • Un altro tentativo di catechesi nel Mato Grosso fu compiuto da p. Angelo da Caramanico nel 1863 quando, dall'aldeamento di Bo m Con se 1ho, dov'era rimasto per 6 anni, venne trasferito alla colonia militare detta Do s Do u rad o s , sul confine col Paraguay; qui il missionario, oltre che ad assistere spiritual– mente il posto militare, si diede a percorrere la riva destra del fiume e dei suoi affluenti cercando di raccogliere gli fndios Ca i u a s e Coro ad o s che vagavano dispersi nella zona. Ciò, a quanto pa– re, ebbe esito positivo 22 ; ma egli poco dopo cadeva prigioniero delle truppe di Solano Lopez. inviato dal Presidente e dal Vescovo diocesano... Ma successe tutto il contrario giac– ché, arrivando io là il 28 ottobre del 1849 e, dopo due o tre giorni, volendo dar principio alla catechesi secondo le istruzioni, per modo veruno mi fu possibile dar principio alla catechesi né colle buone né colle cattive, giacché misesi in contrario un pessimo uomo per nome Gaetano da Silva Albuquerque, che dice di essere diret– tore degli fndios del distretto di Miranda... e mise tanta cosa nella testa degli indii che per maniera nessuna vollero udire quel che io diceva perché nessuna au– torizzazione aveva io dal Governo a rispetto loro!, trattandomi pubblicamente da bugiardo, senza vergogna, e altri nomi ingiuriosi ». Il missionario aggiunge poi che il capoccia di quella opposizione, e cioè il direttore gli indios («massone sino alle midolla»), accadendo qualche delitto, mandava il colpevole a lavorare qualche giorno nella sua fazenda. ACRJ, A: 3/II, 1. 20 ACRJ, A: 3/II, 3: a] commissario generale in data 28 settembre 1851, con molti particolari anche intorno agli indios Guai c u r u s . 21 ACRJ, A: 3/III, 4, 5, 6, 7, 8. Per il suo ufficio di parroco e vicario generale nel Mato Grosso il missionario scrive: « O bispo desta Diocese escreveo pedindo-me, até por esmola, que viesse acudir, visto nao ter outro sacerdote de confiança » (Ib., doc. 5, in data 12 dicembre 1861). In tale ufficio continuò per vari anni sia durante la guerra del Paraguay come anche dopo. In data 25 ottobre 1867 dava notizia al commissario generale, della peste che infuriava in Cuiabii: « A peste bexiga desde Julho tem fcito muito estrago; s6 aqui na Capita] (Cuiabii) morrerao cinco 011 seis mil pessoas, isto é a terça parte do povo » (Ib., A: 3/II, 9). Sembra che, durante questi anni, egli si occupasse saltuariamente, e cioè visitando aldee, degli indios tra i quali figurerebbero i B or or o s, catechizzati recentemente dai salesiani; quest'ultima tribù di primitivi era già stata assegnata a p. Antonio dal presidente della provincia sin dal 1850. Cf. Joaquim José de OLIVEIRA, Relatorio do Presidente da Provincia do Mato-Grosso, Rio de Janeiro 1850, 10. Dopo essere stato parroco in Vila Bela (8-9 anni) e in Brotas, dove ricostruì chiese matrici, cimiteri e lasciò altri segni del suo zelo, p. Antonio morì a Brotas il 10 giugno 1877. Cf. FIDELIS DE PRIMERIO, Capuchinhos, 291s. 2 2 Scriveva il presidente della provincia: « Fr. Angelo, depois de urna excursao

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz