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NELLE PROVINCIE CENTRO-MERIDIONALI 269 cominciarono a sorgere nella zona non uno ma più nuclei cateche– tici, secondo il progetto iniziale che aveva ideato la fondazione di una catena di aldeamenti lungo il Paranapanema. Infatti, oltre la Serra dos Agudos, nella sua corrispondenza col commissario generale, durata per un quinquennio, affiorano nomi anche di altre località, come Lençois" 6 • Ma il nuovo clima di rapporti tra il Go– verno e la Chiesa, sorto con la Repubblica, e i problemi relativi alla cessazione del commissariato generale portarono all'abbando– no delle incipienti catechesi. Sul Ti b agi. - Nella provincia del Parana durante il se– condo Impero emerge come catechizzatore indiano p. Timoteo da Castelnuovo, pioniere dell'alto Tibagi dove lavorò per oltre 40 anni costituendo tre importanti aldeamenti e portando alla fede vari gruppi di Coroados, Guarani e Caiuas; egli ebbe come cooperatore p. Luigi da Cimitille che pure merita di essere ricordato per lo spirito d'intraprendenza e le numerose esplorazioni da lui com– piute. P. Timoteo, nato nel 1823, vestì l'abito cappuccino nella mo– nastica provincia di Genova e fu ordinato sacerdote nel 1846. In Brasile, dove giunse nel gennaio del 1851, si dedicò da prima al– l'assistenza dei colpiti dalla febbre gialla nel lazzaretto di S. Iza– bel; poi nel 1852 fu destinato alla provincia di S. Paulo come mis– sionario «ambulante»; ma poco dopo era nominato parroco di S. Barbara e.Monte-m6r, dove rimase 2 anni 67 • Fu in quest'ultima località che, nel 1855, per incarico del Governo, lo raggiunse l'ob– bedienza del commissario generale che lo destinava ad evangeliz– zare le tribù dei Coroados stanziate nella valle del Tibagi, uno dei più importanti affluenti del Paranapanema, nel nord del Parana. In compagnia di p. Pacifico da Montefalco, che già conosceva i Coroados da lui catechizzati in S. Joao de Itaporanga, nei primi mesi del 1855 p. Timoteo si portò sul Tibagi di cui esplo– rò le rive per incontrarsi con gli indios e scegliere un luogo op– portuno per l'aldeamento. Un'importante relazione, conservata al– l'archivio dei cappuccini di Rio"8, nota che la località destinata al concentramento degli indios fu fissata dal missionario sin dal 26 marzo dello stesso anno (1855), ma i mesi successivi furono da lui impiegati nel diboscare il primo tratto di terreno e nel co– struire, con l'aiuto delle famiglie di coloni che aveva condotte con sé, la cappella e le necessarie abitazioni. Lo stesso documento aggiunge che « il 2 agosto fu inaugurato il minuscolo villaggio e portata alla sua nuova dimora fra imponente concorso l'immagine di Nostra Signora degli Angeli, mentre un decreto dell'imperatore stabiliva che l'al– deamento doveva essere ritenuto come capoluogo di tutti quelli che so AG'RJ, S: 1/I, 6-10. 67 Cf. FIDELIS DE PRIMERIO, Capuchinhos, 277. 68 Cf. ACRJ, T: 1, I, 79.

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