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NELLE PROVINCIE CENTRO-MERIDIONALI 261 affluenti. I primi due ebbero come fondatore p. Ludovico da Maz– zarino che si era già rivelato intrepido e sagace catechizzatore degli fodios del Para e nel 1872, dietro incarico del Governo impe– riale, si era recato in Italia per reclutare altri missionari 8 ;1.. Di ritorno dall'Italia p. Ludovico fu nominato viceprefetto delle missioni di Minas e poco dopo, nei primi mesi del 1873, ac– compagnato dai pp. Michelangelo da Troina e Serafino da Fossom– brone, raggiungeva Ouro Preto, la capitale mineira 35 . Cessata la stagione delle piogge, il viceprefetto si spostava sul fiume Caeté e riusciva ad aldeare nuclei di primitivi in due località differenti che presero il nome di Po a i a e Et u et o. Uomo intraprendente, nel 1874 lo troviamo con p. Gioachino da Canicattì intento ad apri– re una strada collegante i due aldeamenti con la cittadina di Caeté, il che conferma lo sviluppo che essi avevano già assunto e le speranze che nutriva il missionario circa il loro ulteriore raf– forzamento36. Frattanto p. Michelangelo da Troina si era spinto sul Mu– nhuassu e, trovati numerosi indios Pur i s desiderosi d'aldearsi, d'accordo col viceprefetto gettò le basi dell'aldeamento omonimo che venne dedicato all'Immacolata Concezione e che rimase in stretto collegamento con i due precedenti; anzi, data la sua posi– zione migliore e l'indole più pacifica dei Puris, esso finì per at– trarre nella sua orbita gli altri richiamando sul suo terreno gli indios dei fiumi Munhuassu, Pomba, Mudaé e Matepoo 37 . Già nel 1876 la colonia della Imaculada Conceicao de Munhuassu, con l'impulso che le seppe dare p. Ludovico in qualità di viceprefetto, aveva acquistato l'ospizio, la chiesa, una scuola e numerose abi– tazioni, di cui 18 coperte di tegole e moltissime altre col tetto di paglia 38 ; possedeva campi fertili ed era allacciata a Caeté con 31 Cf. GIUSEPPE DA CASTR0GIOVANNI, Notizie storiche, 92. Sulla sua opera al Para si veda a p. 332ss. 35 Si vedano alcune sue lettere indirizzate da Ouro Preto al commissario ge– nerale sulla fine del 1873: ACRJ, L: 3/I, 22, 23. Dalla prima risulta che le missioni indigene di Minas in tale data (16 novembre 1873) erano almeno 5: una diretta da p. Benedetto da Bobbio; una già iniziata dallo stesso p. Ludovico, un'altra in Itambacuri, creata da p. Serafino da Gorizia; una sul Munhuassu e un'altra diretta da p. Vigilia de Amblar. · 36 Cf. FIDELIS DE PRIMERIO, Ca,puchinhos, 271. Interessante è la lettera che egli scriveva al commissario generale dal Mucuri in data 4 febbraio 1874: in essa riferiva di aver visitato gli aldeamenti di p. Vigilia de Amblar (uomo « muito cuida– doso, sempre luctando com immensas difficuldades », e che aveva già costruito una bella casa con la cappella e dissodato un lungo tratto di terreno) e di p. Serafino da Gorizia che aveva già messo a cultura una « immensa roça (campo)»; ora era in procinto di visitare le missioni del Rio Doce e del Munhuassu. 37 Cf. Thomaz José C0ELHO DE ALMEIDA, Rela,torio... à Ass. Ger. Leg., (Nego– cios da Agricultura), Rio de Janeiro 1877, 482. 38 Idem, Rela,torio (2a sessao 16" legislatura), Rio de Janeiro 1877, 179. Vi erano inoltre officine e altri edifici necessari allo sviluppo di una grande colonia; gli indios aldeati erano dei Bo t oc ud o s , « cujo numero - scrive il ministro - eleva-se a 160, nao fallando nos que vagueiam pe!as circumvisinhanças, ja quasi catechizados, computados em cerca de 800 »; in altro aldeamento, pure assistito dai missionari (probabilmente si tratta dell'aldeamento di Po a i a) erano rac– co!ti 500 indios P u r i s ,
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