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IL COMMISSARIATO GENERALE 245 era d'esempio con una dedizione personale senza limiti, riuscì a mantenere il commissariato in discreta efficienza. Per dare una idea del lavoro missionario sotto il _suo governo riporteremo i dati relativi al 1887, premettendo che non si hanno cifre complete e che inoltre si tratta di uno dei momenti critici della missione. In tale anno lavoravano nel Brasile 47 missionari cappuccini con cir– ca una decina di catechesi e collegi e l'assistenza a 20.350 indi o s, ormai civilizzati e convertiti; le chiese e cappelle dipendenti di– rettamente dalla missione erano 29, le scuole 26, mentre altre opere d'indole religiosa, sociale e culturale erano aggregate indi– rettamente alla missione essendo affidate a sodalizi o congrega– zioni religiose fondate dai missionari 52 • Le missioni predicate al popolo in tale anno furono 147 con la partecipazione di varie cen– tinaia di migliaià di fedeli, la costruzione di una trentina tra chie– 'se, cappelle e cimiteri, e la realizzazione di altre opere di pub– blica utilità come a ç ud es (laghi artificiali), strade e cose del genere 53 • Sotto il governo di p. Fedele avvenne il mutamento di regime nel Brasile (1889) con la caduta dell'Impero e la proclamazione della Repubblica 54 ; regolandosi con molta prudenza e accortezza, il commissario fece sì che l'avvenimento passasse senza scosse per la missione la quale poté mantenere la stima e il prestigio che già godeva. Ovviamente, il nuovo indirizzo laico del governo, sancito dalla costituzione 55 , ebbe tosto ripercussioni sulle cate– chesi alle quali vennero a mancare i sussidi che esse ricevevano sotto l'Impero; tuttavia il nuovo clima di libertà giovò all'opera missionaria che, riorganizzatasi su nuove basi, si orientava verso altri obbiettivi e segnava una netta ripresa 56 • Il commissariato generale cessò ufficialmente il 30 giugno 1893 quando, con decreto della S. Congregazione di Propaganda Fide, entrava definitivamente in vigore lo Sta,tutum pro Missioni- 52 Cf. Anal.O.P.M,Cctp, 2(1886) 215; A, JANN, Candidus Sierra, 41. 5 3 La documentazione particolareggiata per ogni singola prefettura verrà da– ta nei capitoli in cui tratteremo delle « missioni volanti ». M Ciò avvenne il 15 novembre 1889. Cf. R. GALANTI, Compendio de historia do Brasil V, 113ss. 55 Cf. R. GALANTI, op. cìt., 146s. La costituzione, intonandosi alla linea areligio– sa che governa gli Stati moderni, stabiliva la netta separazione tra la Chiesa e lo Stato, abolendo il diritto di patronato e concedendo, in pari tempo, piena libertà a qualsiasi religione. Nonostante che tale fatto, in alcune sfere, determinasse preoc_– cupazione quasi fosse un « salto nel buio » d'imprevidibili conseguenze (di qui la ragione del libro di Francisco Badar6, L'Eglìse au Brésìl pendant l'Empire et pen– dant la République, Roma 1895, in difesa della politica religiosa della Repubblica), il nuovo clima di libertà giovò grandemente alla Chiesa che potè ben più largamen– te sviluppare la sua benefica azione nel paese. Lo stesso p, Julio Maria, che non si mostra soverchiamente tenero con gli uomini del nuovo regime, riconosce però francamente: « No periodo republicano, separada a lgreja do Estado, a Religiiio tem no Brasi! urna nova e tao enérgica afirmaçiio, que niio é lfcito apontar, como farei, os e.rros e os excessos dos legisladores republicanos, sem reconhecer, ao mesmo tempo, os proveitos e vant,igens que de fato implicou para o Brasi! o novo regime». O catolicìsmo no Brasìl, 19s. Si veda anche M. BARBOSA, A Jgreja no Brasil, 37. 56 Cf. CLEMENS A TERZORIO, Manuale hìstoricum, 329s.

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