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IL COMMISSARIATO GENBRALE 243 le dimissioni ed era nominato commissario p. Fedele da Avola, della provincia di Siracusa in Sicilia; p. Salvatore poco dopo rim– patriava43. Sotto p. Fedele da Avola, altra tipica figura di missionario cappuccino nel periodo dell'Impero, il commissariato generale vive il suo ultimo scorcio di vita, non più intensa come per il passato ma pur sempre ricca di attività e realizzazioniH. P. Fedele, giunto al Brasile nel 1862 15 , trascorse da prima alcuni anni nella prefet– tura di Pernambuco, dedito a un fruttuoso apostolato popolare. Scoppiata la guerra col Paraguay (1865-1870), fu chiamato a Rio de Janeiro e, presentato all'imperatore, ebbe la nomina a cap– pellano delle truppe imperiali unitamente a p. Girolamo da Mon– tefiore e, via via, ad altri missionari che resero apprezzati servizi durante la lunga e durissima guerra 46 ; p. Fedele con il suo com– pagno partì subito per il fronte e, più tardi, fu nominato cap– pellano maggiore e superiore degli altri confratelli aggregati, come lui, all'esercito imperiale. Nei 5 anni d'inauditi disagi e fatiche passati al fronte fra le truppe combattenti ovvero negli ospedali da campo tra soldati feriti o colpiti dal vaiolo, egli si mostrò sem– pre di una dedizione più unica che rara, tanto da essere più volte citato all'ordine del giorno e da ottenere anche in seguito rico– noscimenti ed elogi 47 • Este povo conserva ainda os costumes tradicionaes enraizados pelo seu pae amoroso e amigo Fr. Dorotheo; mas elle carece de quem subtitua-o. Eu desejava ainda continuar a prestar os meus pobres serviços a esta boa gente; mas, o meu encargo me na:i permitte realizar meos ·desejos. Se estivesse em outra condiçao teria-me até sacrificado para .continuar a obra do Fr. Dorotheo ». Il commissario comunica poi al prefetto la necessità di dare a p. Doroteo un successore nel luogo per mantenere e allargare l'opera già compiuta dal santo mis– sionario,; ma, a quanto pare, non se ne fece nulla. Cf. AGMC, H/86, G/16. 43 P. Salvatore da Napoli, giunto in Brasile nel 1866, partecipò alla guerra del Paraguay come cappellano militare; passò poi 7 anni nel Paraguay occupato nel rimettere in sesto la diocesi sconvolta, fin che nel 1877 fu nominato viceprefetto di Bahia. Rimpatriato nel 1880, fu eletto vescovo di Bovino nel 1884 e poi arci– vescovo di Otranto. Cf. GIUSEPPE DA CMjTROGIOVANNI, Notizie storiche, 95s. 11 Cf. A. JANN, Candidus Sierro, 41ss. 46 Nato a Avola (Siracusa) nel 1829, professò nell'Ordine nel 1852 e, negli an– ni trascorsi in provincia, prima di partire per le missioni nel Brasile, esercitò l'uf– ficio di maestro dei novizi. Per la sua attività come commissario generale si veda Libro de Lembrança, ACRJ, cod. 1, 58-92. 46 Cf. FIDELIS DE PRIMERIO, Capuchinhos, 255s; Manoe] PINTO DE SOUZA DANTAS, Relatorio... dos Negocios da Agricultura, Rio de Janeiro 1868, 51; Diogo Velho C'.A– VALCANTI DE ALBUQUERQUE, Relatorio... dos Negocios da Agricultura, Rio de Janeiro 1870, 56; DE PARANHOS ANTUNES, Um capelao do Exercito na guerra do Paraguay,' (Estr. dalla Revista do Instituto de geografia e historia militar do Brasil, a. IV, n. 6) Rio de Janeiro 1944. Si vedano gli accenni che dedichiamo a queste cappellanie a p. 432ss. 47 Scrive il p. Giuseppe da Castrogiovanni: « Durante la lunga e disastrosa guerra che durò sette anni, il nostro Padre Fedele, che già per decreto imperiale era stato elevato al grado di Cappellano Maggiore di tutto l'esercito brasiliano, die– de tanta prova di coraggio, di prudenza, di zelo apostolico e carità veramente eroica in soccorrere i poveri feriti anche dell'esercito nemico, che si meritò molte volte di essere elogiato non solo dai comandanti dell'esercito, ma eziandio dallo stesso im– peratore D. Pietro II, il quale varie volte scrisse di proprio pugno al nostro mis– sionario ringraziandolo in nome della nazione... Lo stesso imperatore, quando il no-

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