BCCCAP00000000000000000000920
236 RIORGANIZZAZIONE E SVILUPPI INTERNI A riguardo dei suoi interventi presso il governo abbiamo già visto il memoriale da lui inviato all'imperatore verso il 1850 10 ; ma molti furono i passi da lui compiuti, sia direttamente sia a mezzo del rappresentante della S. Sede, intesi a un chiarimento dell'aggrovigliata situazione creata dalle ingerenze governative nell'azione dei missionari; così nel 1851, nel 1853, nel 1857 e altre volte ancora 1 1. D'altra parte, se egli insisteva presso il governo per man.tenere alla missione il suo carattere religioso, era pronto a mettere i religiosi a disposizione dello stesso governo anche nei momenti di maggior pericolo come quando a Rio, intorno al 1850, scoppiò la febbre gialla accompagnata ad altri morbi epidemici 12 • Notevole fu pure l'interessamento di p. Fabiano per ottenere ai missionari gli aiuti promessi dalle autorità sia per la fondazione e lo sviluppo delle catechesi indiane come per viaggi, vitto, vestito e altre cose del genere, necessarie soprattutto ai religiosi che la– voravano nelle sperdute e arretrate province dell'interno 13 • In pari tempo però il commissario seguiva da vicino i missio– nari compiendo visite a ospizi e catechesi e inviando lettere pasto– rali riboccanti di saggezza e appropriati consigli circa il ministero e la santità personale. Tra queste ultime meritano di essere ricor– date quelle del 1 ° novembre 1848 e del 26 luglio 1852, che vertono, rispettivamente, sull'emancipazione degli schiavi e il modo di com– portarsi nella spinosa questione, e l'osservanza dei propri doveri religiosi. Nella prima 14 egli si rivela ardente sostenitore della li– bertà degli schiavi e, dato il particolare momento storico brasilia– no15, il contenuto di questo documento è di alto valore storico per chi studia il lungo processo attraverso il quale si giunse nel Brasile all'abolizione della schiavitù. Nella prima parte il commissario generale condensa le ragioni di ordine religioso, storico e psicolo– gico che militano per l'emancipazione; taìi, ad esempio, la carità di Cristo che, affratellando tutti gli uomini, non conosce distin- ;o Si veaa a p. 222s. 11 Cf. ACRJ, F/2, II; N/1; AIHG, Lata 366, ms. 2; FIDELIS DE PRIMERIO, Ca– puchinhos, 242. 12 Di tali offerte di personale in circostanze pericolose, generalmente accolte dal governo, si hanno vari esempi. Si veda, ad esempio, Eusebio de QUEIR0Z CoUTINH0 MATT0S0 CAMARA, Refatorio da repartiçao dos Negocios da Justiça, Rio de Janeiro 1850, 16. 13 Lettere di missionari che domandavano aiuti e mezzi dalle sperdute cate– chesi del Goias, del Para, dei fiumi amazzonici come il Tapaj6s e Io Xingu, del bacino dell'Araguaia, del Mato Grosso, esponendo al commissario la loro triste situazione di estrema povertà, sono conservate in ACRJ, A/1, VIII; A/3, VI; C/3, III; F/2, I; F/3, II; Lj3, I; M/1, I; P/1, I; S/2, I; T/1, I. 14 Se ne veda copia in Libro Mastro, ACB, Fonti mss. 1/I, 98-100. App. II, doc. 43, 506ss. 15 E' vero che ideali umanitari si facevano ormai strada in varie sfere brasi– liane del tempo lottando accanitamente per l'abolizione della schiavitù; tuttavia te– naci correnti e interessi vi si opponevano ritenendo che un simile evento avrebbe sovvertito la società brasiliana inferendo un colpo mortale a tutta l'economia del paese. Tale errato concetto fu praticamente smentito dai fatti; i missionari però, essendo degli stranieri, ovviamente non potevano andare contro la vigente legisla– zione del paese. Sul contrasto tra il partito liberale, favorevole, e il partito con– servatore ostile all'emancipazione degli schiavi, si veda in E. MALESANI, Brasile, 275s.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz