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PERSONALE, OSPIZI E PREFETTURE 225 ripartiti tra Rio, Bahia, Sergipe, il Para e poi il Rio Negro; ma già sul finire del 1842 o nei primi mesi del 1843 erano approdati a Rio i pp. Luigi da Ravenna e Sante da Catania, che avrebbero svolto il loro apostolato nelle province dell'interno 7 • Il vastissimo paese sembrava ingoiare i missionari, mentre i vescovi ripetevano le loro insistenti richieste 8 per nuovo per– sonale; così, affrontato col decreto del 21 luglio 1843 il problema delle spese concernenti il viaggio e la riadattazione o costruzione degli ospizi necessari9, l'afflusso di personale si rende più intenso. Nel 1844 sono 21 i missionari che sbarcano a Rio, di cui 19 sa– cerdoti e 2 fratelli laici1°; essi vengono incamminati verso S. Paulo e le province interne più lontane e civilmente meno progredite, come il 1\/f.ato Grosso, il Goias e la sterminata Amazzonia. Nel biennio 1846-1847 giungono dall'Italia altri 19 missionari, di cui 15 sacerdoti e 4 fratelli laici, che verranno divisi tra le p;refetture di Rio, Bahia e Pernambuco ma rimarranno conglobati entro la nuova istituzione del commissariato generale 11 • Idelfonso da Geno,va, Fedele da Jesi, Eugenio da Genova, Agostino da Casarano, An– gelo da Grottaglia, e i fratelli laici Benedetto da Pinerolo e Bernardo da Ceriana. Si veda il Libro Mastro, in ACB, Fonti mss. 1/I, 42ss, dove p, Samuele da Lodi descrive le innumerevoli peripezie del viaggio che fu disastrosissimo. 7 Difficile riesce ricostruire con esattezza tutte le diverse spedizioni, data la frequente contraddizione delle fonti. Sante da Catania (Messina) da altre fonti è dato per fratello laico. 8 Taluna di queste, oltre che commovente, ha pure valore come indicativa delle condizioni religiose nel Brasile del tempo. Mons. Giuseppe Antonio dos Reis, vescovo di Cuiaba (Mato Grosso) in data 27 agosto 1843 scriveva al ministro della giustizia: « Gorno em alguns officios dirigidos a V. Ex. eu tenha annunciado o grande numero e quantidade de Naçòes de Indios, de que abunda este Bispado, pelo que vivo em grande affliçao e desgosto, nao tendo Clerigos, que me ajudem na cathe– chese de tantos infieis, agora que tenho concluido o quadro junto das sobreditas Naçòes de Indios, e que vejo que o Gov. de S. Magestade Imp. tem mandado vir da Italia Capuchinhos para missionar no Brasi!, peço e instantemente rogo a V. Ex. que nao deixe este Bispado sem alguns dos Religiosos Missionarios; pois pelo quadro junto, que faço subir ao conhecimento de V. Ex. convencer-se-ha de que nenhuma parte do Imperio talvez precise mais de semelhante soccorro». E dopo aver descritto 66 n a ç o es (tribù) di indios conosciute e altre tutto– ra inesplorate e inoltre accennato ai pochi sacerdoti .di cui può disporre (13) per tutta la vastissima provincia, soggiunge: « Eu trago o meu coraçao bastante ma– goado e afflicto,, muito principalmente quando olhando para todos os lados do Bispa– do, vejo milhares e milhares de gentios, e ao mesmo tempo nao tenho hum s6 mi– nistro que possa empregar na sua catechese, neste lugar tao remoto, sem Clero, sem meios alguns, ah!, eu brado pela proteçao de sua Magestade o Imperador ». Cf. Manoel ALVES BRANCO, Relatorio da repartiçao dos Negoc·ios da Justiça wpresentado, a Assemblea Geral Legislativa na 3a sessao da 5a legislatura, Rio de Janeiro 1844, 9s; 9 Si veda sopra a p. 219s. 1 0 Si tratta dei pp,. Daniele da Napoli, Paolo Antonio da Casanova, Rainerio da Ovada, Gaudenzio da Genova, Apollonio da Molinetto, Antonio ~a Molinetto, Luigi da Grave, Pacifico da Montefalco, Francesco da Coriolano, Gregorio Maria da Bene, Sigismondo da Taggia, Gerolamo da S. Colomba, Eusebio da Sales, Enrico da Ca– stel S. Pietro, Ponziano da Montaldo, Mariano da Frascati, Ubaldo da Napoli, Giam– battista da Caserta, Francesco da Falerna, e dei fratelli laici Benedetto da Bene e Arcangelo da S•pezzano. Gf. FIDELIS DE PRIMERIO, Capuchinhos, 379s; GIUSEPPE DA CASTROGIOVANNI, Notizie storiche, llls. 11 I missionari giunti nel 1846 furono i padri Fabiano da Scandiano, Dome– nico da Casale, Luigi da Sonnino, Arcangelo da Napoli, Clemente da Genova, Raf– faele da Taggia e Vincenzo Maria da Ascoli, e i fratelli laici Manoel di Portogallo 15. - Attività missionaria.

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