BCCCAP00000000000000000000920

222 RIORGANIZZAZIONE E SVILUPPI INTERNI vista esercitando un'azione soffocante sui missionari e sulle varie attività a cui essi si dedicarono 11 • 3. - DOCUMENTO SIGNIFICATIVO Eco di ciò troviamo in un importante Memoriale indirizzato dal commissario generale, p. Fabiano da Scandiano, all'imperato– re Dom Pedro II intorno al 1850 1 ~. L'estensore, uomo di grande prudenza e saggezza che fu più tardi procuratore generale delle missioni cappuccine, esamina da prima, con sguardo complessivo, tutto il vasto campo missionario che coincide ormai con l'intero Brasile e si dice in generale soddisfatto dello sviluppo assunto dalle missioni nelle loro diverse manifestazioni: i missionari la– vorano con grande animo e abnegazione sottoponendosi a ingenti fatiche e i frutti che si raccolg:ono tra i fedeli e i primitivi tut– tora pagani sono cospicui. Ma, con sottile analisi della situazione, egli tosto fa notare le difficoltà create all'azione missionaria dall'invadenza del potere civile, sia pure appoggiandosi alle richieste dei vescovi; il go– verno, decidendo a suo talento secondo il bisogno immediato, si lasciava sfuggire la visione d'insieme, condannando alla sterilità molti sforzi generosi ed esponendo i missionari ad altri gravi pe– ricoli, oltre quelli già insiti nella loro missione. Così la grande di– spersione del persone missionario, assolutamente incompati– bile con il limitato numero di religiosi13, impediva che si attuassero opere durature e rendeva sommamente difficile provvedere alle necessità sia del campo missionario come degli stessi missionari; la mancanza di 1 i ber t à d' a z i on e nei superiori, che soli po– tevano conoscere le specifiche qualità e le tendenze dei loro sud– diti, dava luogo a inconvenienti talora notevoli che nocevano al prestigio e ai risultati ottenuti dalla missione; l'obbligazione per i missionari di r i si edere ne 11 e parrocchie tra gente già civilizzata e che poteva contare sui propri parroci, snaturava la finalità precipua fissata al lavoro missionario causando danno alla catechesi indiana e al ministero ambulante e inoltre implicava i missionari negli intrighi e nelle inimicize e dissapori della poli– tica e dei vari partiti1 4 ; infine I' abbandono in cui erano lasciati i religiosi che lavoravano nelle catechesi, lontane dal consorzio civile e spesso di difficilissimo accesso, li privava dei mezzi di pri- 11 Cf. FIDELIS DE PRIMERIO, Capuohinhos, 242. La questione di cui si ha eco negli annuali Relatorios del ministro della giustizia (1846, 31; 1852, 35; 1854, 27; 1855, 25s; 1856, 34; 1857, 17; 1858, 21; 1860, 26) si diede per conchiusa con scambio di note in data 28 ottobre 1862. Cf. Candido MENDES DE ALMEIDA, Direito Civil Eccle– siastico Brasileiro I/3, 1157. Si veda anche in AIHG, Lata 366, ms. 2, f. 26s, 31ss. 12 Cf. FIDELIS DE PRIMERIO, Capuahinhos, 259s. 13 In tale anno (1850) i missionari s'avvicinavano alla sessantina, così divisi: 3 nel Para, 3 nel Maranhao; 1 nel Piaui, 7 in Pernambuco-Alagoas-Ceara; 3 in Sergipe; 11 in Bahia; 5 in Espirito Santo; 5 in S. Paulo; 6 in Minas Gerais; 4 nel Goias; 3 nel Mato Grosso; 4 nella provincia di Rio de Janeiro; 5 nell'ospizio della capitale. 14 Qui il commissario generale allude agli uffici di parroco « encomendado » che

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz