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206 PRIMO IMPERO E REGGENZA (1822-1840) pernambucano, in località chiamata Ba ix a V e r de fondò una efficiente catechesi che in breve si sviluppò trasformandosi in cen– tro civile che più tardi assunse il nome di Triunfo; di lui il Mappa dos Missionarios scrive che « per vent'anni si sottopose a dure fatiche nella catechesi degli indigeni... che assistì sempre con molto zelo » 26 • Le due catechesi cessarono alla morte del mis– sionario avvenuta il 7 giugno 1824 27 • P. Colombano, della monastica provincia del Piemonte, ebbe come suo campo d'azione una zona del fiume S. Francisco, non meglio definita, dove riuniva in aldeamento una tribù di indios che egli catechizzò per una quindicina d'anni avviandola verso la civiltà; ma i molti disagi sofferti gli causavano un male ribelle che gli stroncava la vita in Govedo, ancora in giovane età 28 • Sul fiume S. Francisco svolse pure attività indiana per quasi un trentennio p. Alberto da Fontana, della monastica provincia di Bologna, morto un anno prima di p. Colombano da Brosasco 29 • Uomo sinceramente premuroso dell'elevazione morale e materiale dell'indio, ad essa consacrò i suoi 29 anni di missione (1796-tl825), vivendo abitualmente nelle selvagge solitudini del Rio S. Francisco, lontano dai centri civili e rinunziando anche al ministero ambu– lante per il quale possedeva buone qualità di riuscita; la sua ope– ra, polarizzatasi nella zona di Pacatuba, prende singolare spicco nel periodo di transizione, essendo stata perseguita con grande tenacia e saviezza ed avendo ottenuti risultati apprezzabili. Il cro– nista di Bahia dedica a lui il seguente necrologio: « Nell'anno 1825 morì il P. Alberto da Fontana, missionario della Provincia di Bologna, il quale venne alla Bahia nel 1796... pieno di apostolico zelo, appena fu istruito nella lingua portoghese, che tosto recossi ad annunciare la parola di salute agli abbandonati selvaggi dell'interno. La Divina Provvidenza guidollo lungo il Rio S. Francisco dove trovò una quantità di selvaggi qua e là dispersi, cui egli con somma fatica e pazienza raccolse, li ha istruiti e civi– lizzati e ne formò una aldea numerosa chiamata Pacatuba, alla cui direzione si fermò 29 anni in circa; in capo ai quali, pieno di età e di meriti fu chiamato da Dio a ricevere l'eterna mercede delle sue apostoliche fatiche. Dopo la sua morte l'aldea suddetta fu con– segnata al R.mo Arcivescovo, il quale pose il Vicario Curato. Così accadde di moltissime altre aldee fondate dai Missionari Cappucci– ni e di poi consegnate all'Ordinario » 30 • 26 Ib., XI/1 (avulso), 12-13. 27 Cf. FrnELIS DE PRIMERIO, Capuchinhos, 375. 28 P. Colombano era giunto in Brasile nel 1808. Il Libro Mastro dà notizia della sua morte in questi termini: « L'anno 1826 fu l'ultimo per il p. Colombano da Brosasco Missionario della Provincia di Piemonte, essendo morto a Govedo dove già stavasi da 15 o 16 anni al governo di un'aldea ». ACB, Fonti mss. 1/I, 17. 29 Cf. FrnELIS DE PRIMERIO, Capuchinhos, 375; GREGORIO DE s. MARINO, o.s ca– puchinhos na Bahia, in Anais IV, 554. 36 Libro Mastro, ACB, Fonti mss. 1/I, 17.

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