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204 PRIMO IMPERO E REGGENZA (1822-1840) 1. - MISSIONARI « AMBULANTI » L'assistenza ai fedeli trova in questo tempo un nucleo di rap– presentanti che, alla scarsezza del numero, suppliscono con un apo– stolato a vasto raggio e generalmente condotto in più province; in ciò, secondo l'autore delle Noticias sobre o estado da Religiéio Catholica no Imperio do Brasil, è da vedersi non solo la forza della tradizione collaudata da oltre un secolo di attività 10 , ma una specifica urgenza del momento nel moltiplicarsi dei pericoli per la fede del popolo, dato l'atteggiamento dei suoi governanti1 1 ed anche un malinteso spirito di libertà diffusosi con l'indipendenza e portante a noncuranza nei riguardi delle leggi ecclesiastiche 12 • Tra i missionari occupati in questo ministero, oltre i già ricordati13, segnaleremo p. Pietro da Carpi che predicò missioni a mb u la n ti in diverse province, come Espirito Santo, Goias, Rio e S. Paulo e fu colto dalla morte a Rio de Janeiro nel 1826 in ancor giovane età 1'1 ; p. Bartolomeo delle Marche, non meglio identificato che dalla sua monastica provincia di origine, uomo di grande zelo e solida virtù che gli meritarono venerazione tra le popolazioni di Minas Gerais, dove trascorse un movimentato ventennio evangelizzando innumerevoli località: morì in Rio das Minas nel 1834 15 ; p. Ferdinando da Lucca, rinunciatario alla pre– fettura di Rio e missionario instancabile nelle varie province di Rio de Janeiro, Espfrito Santo, Minas e S. Paulo, rientrato nella capitale dalle sue interminabili tournées apostoliche nel 1835, anno della sua morte 16 ; p. Pierluigi da Serravezza, aggreg·ato alla prefettura di Bahia alla quale giunse nel 1817, missionario di grande dottrina (dall'arcivescovo di Bahia fu scelto ad esaminato– re sinodale) e di larga attività sia nella capitale bahiana come tra i fedeli dell'interno, stimato dal popolo e dalle autorità: il suo apostolato, durato 36 anni, si concluse in Bahia nel 1853 11 • 10 E cioè da quando i cappuccini italiani subentrarono nel Brasile ai francesi dando a tale attività un impulso decisivo. Si veda a p. 116ss. 11 Cf. ACRJ, 3, B: I/1, 13s. L'autore delle N oticias, che scriveva intorno al 1834, spiegava il decadere della religione per i seguenti motivi: « 1° as ideas libe– raes, que tem feito desvanecer as ideas religiosas; 2° as novas leis philantropicas, que assas tem concurrido para se multiplicarem os crimes, os quaes, o quase sempre ficiio impunes, ou levemente castigados; 3° frequentes exemplos de insubordinaçi'io as leis civis e ecclesiasticas que dao as classes inferiores da sociedade as superio– res, que devem ser a norma e o exemplo do Povo; 4° o espirito irreligioso que in– sensivelmente se tem apoderado dos grandes, e dos pequenos ». 12 Ib., 16. L'autore dice espressamente che tale spirito si è diffuso « da dieci anni in qua». 13 Si veda a p. 200. 14 Cf. FIDELIS DE PRIMERIO, Capuchinhos, 376. Apparteneva alla monastica pro- vincia di Parma; il suv apostolato in Brasile durò 12 anni (1814-1826). 15 [b., 376; GIUSEPPE DA CASTROGIOVANNI, Notizie storiche, 110. 16 FIDELIS DE PRIMERIO, Capuchinhos, .376. 17 Cf. ACE, Fonti mss. 1/I, 30s. Notizie su questi ed altri missionari si tro– vano nella fonte qui citata (Libro Mastro), 103ss; Memorias de Sao Fidelis, in Annaes (Anais) Franciscanos 23(1936) 318ss; Aldeia da Fedra ([taocara), ib. 25 (1938) 122ss.
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