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VICISSITUDINI DELLE PREFETTURE 201 José de Leonissa e, sotto la sua direzione, vi compie privatamente gli studi sino ad essere ordinato sacerdote dall'internunzio di Rio: in seguito egli pure divide la sua attività tra l'evangelizzazione degli aborigeni e il ministero «ambulante» tra i fedeli 90 • 6. - L'ULTIMO TRIENNIO DELLA REGGENZA (1837-40) II clima d'insofferenza e opposizione contro i missionari stra– nieri incominciò a mutare dopo che il Feij6 perdette all'assemblea nazionale la sua battaglia a favore dello scisma, preparandosi con ci-ò la sua morte politica 91 ; i verdetti, calcolati ma fermi, della Camera dei deputati e del Senato inferivano un colpo mortale al– l'indirizzo politico ,da lui seguito e già elementi più equilibrati facevano ormai sentire il loro peso imprimendo alla politica del governo imperiale una linea più consona alla realtà storica del Brasile. Si deve a questi elementi se nel 1837 le ripetute istanze di p. Ambrogio da Roccacontrada per aver missionari nella languente prefettura di Bahia, ottenevano finalmente una risposta favore~ vole; il Libro Ma,stro nota che, in tale anno, una delle tante richie– ste del prefetto fu presa dal governo in considerazione, forse dietro interessamento di Dom Romualdo Seixas, primate di Bahia, e che in tal modo potevano giungere dall'Italia ben 9 missionari, destinati in gran parte a Bahia 02 • Ciò segna l'inizio di una nuova politica nei riguardi della S. Sede. Lo stesso anno il Feij6 cadeva 93 e il suo successore nella Reggenza, Araujo Lima, riportava tosto i rapporti con la S. Sede in un clima di distensione e usava un linguaggio assai moderato e ben diverso da quello usato dal suo antecessore e dai fautori di quest'ultimo, come Antonio Paulino Limpo de Abreo 94 e Gustavo Adolfo de Aguilar Pantoja 05 • L'anno dopo, all'apertura della Ca– mera (3 maggio 1838), il ministro della giustizia Bernardo Perei- oo Cf. GIUSEPPE DA CASTROGIOVANNI, No tizie storiche, 78, dove l'autore scrive di lui che « missionò tra i selvaggi dell'antica provincia de!lo Spirito Santo per molti anni, dove morì nel 1861 lasciando fama di grande santità». 01 Gf. H. Pmrus, Temas de hist6ria eclesiastioa, 380s. 0 2 Cf. ACB, Fonti mss. 1/I, 29. Essi furono i sacerdoti: Luigi da Be!forte, Giovanni da Potries (spagnolo ma incorporato alla provincia monastica di Roma), Amedeo da Chiavari, Paolo da Panicale e Candido da Taggia, e i fratelli laici: Sante da lesi, Porfirio da Camerino, Liberato da Alatri e Macario da Sergola. 03 Ciò avvenne il 19 settembre 1837 perché, come scrive il Vilhena de Moraes, « avolumando-se, dahi por diante [e cioè dopo il rifiuto dell'assemblea nazionale ad approvare la legge sullo scisma], a cpposiçao parlamentar e os erros do regente, a qucm a morte roubara com Evaristo o seu melhor conselheiro, viu-se. elle obrigado, depois de ostentar pretensoes a dictadura, a resignar o cargo ». O patriotismo Clero no Brasi/, 59. 01 Relatorio apresentado a Assemblea Nacional Legislativa... sessao de 1836, Rio de Janeir.:J 1836, 38-40. 05 Relatorio apresentado a Assemblea Nacional Legislativa... sessao ardi de 1837, Rio de Janeiro 1837, 31, dove non mancano vere e proprie minacce dirizzo della S. Sede.

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