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198 PRIMO IMPERO E REGGENZA (1822-1840) Noteremo qui che il progetto di legge della Camera di Per– nambuco richiamante i cappuccini alla Penha è del 6 aprile 1839 e già rispecchia il mutato clima che si era venuto determinando dopo il tramonto politico del Feij6; esso è importante perché co– stituisce una specie d'ammenda dopo l'inconsulto gesto del 1831 e in pari tempo contiene una preziosa testimonianza sull'attività disinteressata e costante svolta dai missionari in Pernambuco: « predicar il vangelo - scrive il progetto - era il loro principal ministero continuato con tanto zelo e frutto e a dispetto d'innume– revoli fatiche e pericoli sin dal 1710, quando la pietà di Dom Giovan– ni V, chiamandoli a questa provincia, aveva dato loro la chiesa e l'ospizio della Penha, prima appartenuti ai cappuccini francesi. E oltre a questo, altri non meno importanti servizi alla religione re– sero i cappuccini italiani mentre per più di un secolo dimorarono tra noi... erano zelanti nel mantener il decoro e lo splendore del culto, assidui e infaticabili nel confessionale e, veri coadiutori dei parroci, li aiutavano nelle laboriose funzioni del ministero pasto– rale, sia nella città come fuori di essa » 74 • 5. - L'ESTINGUERSI DELLA PREFETTURA DI RIO Come si è visto a proposito di Pernambuco, generalmente le difficoltà politiche e religiose del momento toccarono soltanto i missionari delle città costiere, mentre nell'interno delle province essi continuarono la loro opera sia tra i fedeli come nelle sperdute catechesi dei primitivi amerindi; tale è pure la condizione determi– natasi nella missione di Rio de Janeiro. Questa prefettura fu retta dal 1814 al 1829 da p. Giuseppe da Codrongianus, uomo di virtù e spirito apostolico che affrontò con prudenza la situazione venutasi a creare con l'instaurazione del regime d'indipendenza 75 • Superati i primi immancabili sussulti conseguenti al nuovo stato di cose, egli ottenne l'insperato aiuto dei cinque o sei missionari che giunsero a Rio nel 1826 e che da lui furono presentati all'imperatore Dom Pedro !7 6 • L'imperatore si mostrò favorevolmente impressionato alla vista dei giovani mis– sionari e stabilì per ciascuno di essi un sussidio annuale, come avveniva per il clero secolare; inoltre, poiché dal 1808 i religiosi erano praticamente senza ospizio 11 , ordinò che fossero ospitati nel 74 Cf. ACP, III, 33. Esso è stato pubblicato integralmente in METODIO DA NEMBRO, Le missioni ,,appuccine nel Brasile, in Collectanea Franciscana 27(1957) 403. 75 Giunto in Brasile nel 1804, da prima fu mandato a reggere l'aldea di Ga– meleira, fondata da p. Vitale da Frascarolo; in seguito svolse larga attività in Rio de Janeiro sia nelle missioni ambulanti, sia come superiore. Morì a Rio nel 1829. 76 Il cronista di Silo Fidelis scrive che « um delles foi para a aldeia da Pedra que foi o Pe. Frei Florido de Gastello, e outro foi para Porto Seguro, e Frei Sera– phim para Cantagallo ». Cf. Memorias de Séio Fiddis, in Annaes (Anais) Francisca– nos 23(1936) 319. Sul numero si veda sopra la nota 49. 77 Nel 1808, all'arrivo di Giovanni VI che fuggiva da Lisbona davanti alle truppe di Napoleone invadenti il Portogallo, i cappuccini avevano dovuto cedere il loro ospizio ai carmelitani e si erano allogati in qualche modo alla chiesa di Nossa Senhora da Gloria. Si veda a p. 111.

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