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194 PRIMO IMPERO E REGGENZA (1822-1840) da Mentone che lo tenne sino al 1825 allorché, per motivo di ma– lattia, si trasferì nell'ospizio di Lisbona, dove morì nel 1828 54 • Anche a Pernambuco nei primi anni dell'indipendenza si eb– bero aspre lotte intestine culminate nel movimento separatista, a carattere repubblicano, capeggiato da Manoel de Carvalho che il 2 luglio 1824 proclamava la cosiddetta « Confederaçao do Equa– dor » 55 ; quest'ultima durò soltanto pochi mesi, ma lasciò un lungo strascico di subbugli e un clima avvelenato da odi di parte in cui emersero elementi anticlericali, avversi ai religiosi 56 • D.al 1825 al 1829 il governo della prefettura venne assunto da p. Gioachino da Afragola, alunno della monastica provincia di Napoli e giunto in Brasile nel 1820. Attivo missionario sia nel santuario della Penha come nei viaggi apostolici attraverso il se r tao, l'anno stesso in cui era nominato prefetto interino, il 25 maggio, dal presidente della provincia pernambucana rice– veva richiesta di mandare alcuni missionari « di conosciuta virtù e prestigio » nell'interno della regione per pacificare gli animi e predicare, con il dogma e la morale cattolica, « il dovuto rispetto, subordinazione e fedeltà alla Sacra Persona dell'Augusto Signore, Sovrano e Capo di questo Imperio » contro le dottrine false e sov– versive propalate da « malvagi repubblicani che temerariamente osarono sedurre i popoli incauti, pretendendo allontanarli dai prin– cipi della vera Religione di Gesù Cristo e dalla dovuta obbedienza al medesimo Sovrano Signore ». Ma p. Gioachino, facendo presenti le tristi condizioni di per– sonale della prefettura, rispondeva che occorrevano missionari perché nella Penha non si trovavano che tre sacerdoti e un fra– tello laico, e perciò si rivolgeva al presidente affinché, con i suoi buoni uffici, inducesse l'imperatore a « richiedere a Sua Santità alcuni altri missionari per predicare la pace, la calma e tranquillità nella nostra Provincia » 57 • Non si conosce l'esito di questa corrispondenza tra il prefetto e le autorità di Pernambuco. P. Gioachino continuò il suo aposto– lato caratterizzato dalla devozione a una miracolosa immagine della Vergine col bambino in braccio, detta dei « Sacri Cuori » per– ché « sì Ella che il figlio hanno in petto un cuor lucido, rubicondo e raggiante » 58 ; con essa il missionario ottenne nel suo ministero segnalate conversioni; ma nel 1828, forse impressionato dalle mi- penultima superior, foi o seu interro precedido de hum grande officio em musica, que gratis por obsequio fez o Rdo P. Manoel Pereira Mestre das musicas do Hospi– cio; presidirao ao referido officio os PP. de S. Francisco com assistencia dos mais Regulares, todos èlericos, e muitissimos ainda graduados ». Repertorio a Fundaçao, ACP, III/6, 21r. 54 Mappa dos Missionarios, ACP, XI/1 (avulso), 12s. 55 Cf. R. GALANTI, Compendio de historia do Brasil, IV, 193s, 205ss. 56 Cf. J. DO (,'ARMO BARATA, Ilistoria ecclesiastica d6 Pernambuco, 92ss. 57 Cf. ACP, III/docc. 18-19. 58 Cf. BONAVENTURA (GARGIULO) DA SORRENTO, [ cappuccini della provincia mo– nastica di Napoli, 28s.
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