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VICISSITUDINI'' DELLE PREFETTURE 193 delle altre due prefetture, essi vennero ripartiti tra Rio de Janei– ro e Pernambuco 49 • II bisogno di personale in Bahia ovviamente andò accen– tuandosi con la morte o la vecchiaia dei pochi elementi superstiti e nel 1830 p. Ambrogio avanzava nuova richiesta motivandola con il triste stato della missione: dei 9 missionari presenti nel 1824 alcuni erano morti; l'ospizio della Pietà contava tre sacerdoti e cioè: il prefetto con 73 anni di età, p. Arcangelo da Ancona con 63 e p. Pierluigi da Serravezza con 43; nell'interno della provin– cia, tra i Ca ma ca n s si trovava p. Ludovico da Livorno, occu– pato da « 15 anni» nella catechesi 50 ; dei 4 fratelli laici tre erano morti e l'unico superstite aveva poca salute 51 • Ma la domanda del prefetto giungeva in un momento sfavo– revole: l'imperatore per l'opposizione dei partiti era: sulle mosse di abdicare, e la Reggenza, inauguratasi l'anno dopo, doveva muo– versi in quel vento di fronda antiromano che trovava la sua mag– giore espressione nel Feij6. Così la richiesta di missionari, che dovevano venir dall'Italia, per alcuni anni fu accantonata e solo poteva ottenere evasione nel 1837, nel mutato clima dei rapporti tra il governo e la S. Sede 52 • 4. - ESPULSIONE DALL'OSPIZIO DELLA PENHA La prefettura che più ebbe a soffrire sotto la Reggenza fu quella di Pernambuco. Questa missione, dopo la perdita delle cate– chesi indiane al tempo di Pombal, aveva ripreso efficienza crean– done delle nuove ma soprattutto estendendo la sua azione tra i fe– deli con le missioni popolari. Nei primi decenni dell'Ottocento giunsero a Pernambuco vari missionari di cui taluno, come i pp. Giuseppe da Codrongianus, Gabriele da Malta e Gioachino da Afragola, assai attivo; il governo della prefettura nel 1815, dopo la morte di p. Gioachino da Cento 53 , era passato a p. Gianagostino 49 Essi furono i pp. Paolo da Genova (destinato a Pernambuco), Nicolao da Genova, Alessandro da Genova, Florido da Città di Castello, Serafino da Montal– boddo e il fratello laico fra Benedetto da Genova, destinati nella prefettura di Rio de Janeiro. Da altri documenti risulta facente parte della spedizione anche un p. Benedetto da Genova. Cf. FIDELIS DE PRIMERIO, Capuchinhos, 377. 50 P. Ludovico aveva iniziato il suo apostolato indiano tra i selvaggi del Rio Pardo nel 1818. Si veda a p. 207. 01 Cf. B. DA SILVA LISBOA, Annaes do Rio de Janeiro VII, 354ss. 52 (;:f. FIDELIS DE PRIMERIO, Capuchinhos, 238; ACB, Fonti mss. 1/I, 29. 53 Questo missionario, della monastica provincia di Bologna, era giunto a Pernambuco nel 1779 e resse la prefettura dal 1795 sino alla sua morte avvenuta il 4 agosto 1815; fu religioso attivo e zelante curando in particolar modo il movi– mento religioso nella chiesa deila Penha. Di lui il cronista scrive questo breve ne– crologio: « Aos 4 de Agosto de 1815 falleceo o M. R. P. Fr. Joaq.m de Cento com 20 an. de Prefeitura em razao das guerras que proibiao a communicaçao com Ro– ma; 34 de Miss., 65 de idade; este foi o grande Devoto das Dores q. promoveo o seu c:1lto com o maior disvelo, e raro zelo, padeceo Imma longa, penosissima infermi– dade, que sofl'reo com admiravel edificaçao, e paciencia rarissima, a qual finalm. 0 :iucombeo depois de receber os SS. Sacramentos. Acha-se sepultado na Catacumba 13. - Attività missionaria.
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