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VICISSITUDINI DELLE PREFETTURE 185 fidate ai cappuccini2. Si noti però che le missioni del Brasile, come tutte quelle stabilite nelle colonie portoghesi, anche in questo tem– po non ebbero un proprio territorio, sorgendo entro i confini di diocesi già formate; tuttavia i missionari godevano di speciali facoltà conferite loro direttamente da Propaganda. Maggiore autonomia otteneva il missionario che lavorava nelle catechesi indiane; ma, come si è già accennato, l'intervento prematuro dei vescovi che miravano a costituire delle regolari parrocchie da essi dipendenti, fu spesso causa della decadenza e, talvolta, della morte della catechesi3. Praticamente, ognuna delle tre prefetture non possedeva che l'ospizio centrale, sede del prefetto e punto d'appoggio per i mis– sionari che attendevano al ministero nelle città capiluogo ovvero si occupavano nel dar missioni («volanti ») ai fedeli del se r tao; i religiosi che dedicavano invece i loro sforzi all'incivilimento de– gli indios avevano la loro sede nella catechesi stessa, pur sotto– stando all'autorità del prefetto 4 • Vasto era il raggio d'azione d'ogni prefettura. I missionari di Per n a mb u c o, movendo dall'ospizio della Penha, dal quale venivano comunemente designati5, si spargevano nel Nordeste e cioè nei moderni stati di Pernambuco, Alagoas, Paraiba, Rio Grande do Norte, Ceara, Piaui e talvolta Maranhao6, predicando continuati corsi di missioni che tenevano desta la fede del po– polo e provvedevano, nella mancanza di clero7, alla sue necessità spirituali. Ridotti ormai a pochi effettivi, essi mantenevano sem– pre intenso anche il movimento religioso nella chiesa della Pe– nha 8, mentre il vescovo contava largamente sulla loro opera in occasione di morbi contagiosi, di siccità e altre calamità pubbli– che9. Lo stesso avveniva per Bah i a dove i missionari si davano 2 Cf. A. JANN, Gandidus Sierro, 107. 3 Si veda a p.13. 4 Cf. FIDisLIS DE PRIMERIO, Gapuchinhos, 249; GREGORIO DE S. MARINO, Os capu– chinhos na Bahia, in Anais IV, 527, 529. 5 L"ospizio della Penha era tuttora quello costruito dai cappuccini francesi in Recife a partire da] 1656 e da prima dedicato allo Spirito Santo, poi a « Nossa Senhora da Penha ». Cf. Annaes da Biblioteca Nacional 24(1902) 163. 6 Su l'estensione, le caratteristiche e l'importanza di questa vasta regione brasiliana si veda in A. MAGALHÀES, Dicionario Encfolopédico Bmsileiro, 298. Del resto sono molti gli studi concernenti questi territori, in generale poveri ed esposti a prolungate siccità, ma anche con una loro singolare evoluzione storica e impor– tanza strategica. Cf. G. FREIRE, O Nordeste, 2• ed., Rio de Janeiro-S. Paulo 1951. 7 Si veda sopra a, p. 183, n. 58. 8 Essa era sempre l'antico edificio costruito dai cappuccini francesi e in par– ta rifatto ed abbellito dai cappuccini italiani. L'attuale magnifica chiesa, col titolo di basilica minore, fu, come vedremo, costruita dal fratello laico ed esperto archi– tetto fra Francesco da Vicenza, a partire dal 1870. Cf. Nota_s historicas da [greja de Nossa Senhora da Penha, 6-20; J. GUENNES DA SILVA MELLO, Ligeiros traços, 164ss. 0 Si vedano accenni a questa attività in J. GUENNES DA SrLVA MELLO, Ligeiros traços, 50ss; A. JANN, Gandidus Sierra, 107; CLEMENS A TERZORIO, Manuale histori– cuni, 318ss; FIDELIS DE PRIMERIO, Gapuchinhos, 168. Molte notizie, se pur frammen– tarie, si possono ricavare dai due manoscritti: Repertorio a Fundaçiio e Mappa dos Missionarios, ACP, III/6; XI, 1 (avulso).
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