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176 PRIMO IMPERO E REGGENZA (1822-1840) fermi, e compiti del genere. Riconosciute dallo Stato, esse pote– vano, in qualità di corporazioni, possedere; col tempo, mediante elargizioni e lasciti dei soci e di altri benefattori, esse costruirono chiese e cimiteri, fondarono ospedali, orfanotrofi, scuole e altre opere umanitarie divenendo assai ricche e potenti e controllando, molto spesso, tutto il movimento religioso e caritativo della par– rocchia o della città. Per citare un esempio, la i r manda de del ss. Sacramento in Rio de Janeiro, sotto l'alto patronato dell'impe– ratore, aveva la proprietà di più di 100 beni immobili e percepiva annualmente una rendita di vari milioni, danaro che veniva am– ministrato direttamente dalla confraternita indipendentemente da controlli ecclesiastici2 3 • Si spiega quindi lo sforzo della massoneria per accaparrarsi la direzione di tali istituti e la forza che essa venne acquistando una volta riuscita nel suo scopo. Ma ben altro fece la massoneria. Servendosi della stampa, essa influì sulla legislazione che andò accentuando il suo carattere regalistico nei confronti della S. Sede 24 ; entrata nel governo, di– resse abilmente i suoi attacchi ora contro l'uno o l'altro punto della dottrina cattolica 25 , ora contro l'organizzazione della Chiesa, i suoi ministri, il suo culto, la sua pratica religiosa 2 " e, in generale contro l'influenza che essa godeva sulle masse 21 • Quando si pensa che al veleno di questa setta, il più delle volte camuffata sotto le mentite spoglie dell'umanitarismo, non andarono immuni neppure diversi ecclesiastici28, è agevole convincersi della forza che essa aveva acquistato nel Brasile del tempo 29 ; è ben vero che, dagli inte– ressati e in talune sfere cattoliche, si affermava che la setta in Brasile era altra cosa ben diversa che era in Europa: ma invano poiché bastò il fermo atteggiamento assunto dai vescovi di Olinda (Recife) e di Belem contro elementi massonici annidatisi nelle i r man da de s per far sì che essa gettasse la maschera e gri– dasse di voler addirittura « seppellire la Chiesa » 30 • Non c'è dubbio che anche le missioni cappuccine ebbero a 23 Cf. A. JANN, Candidus Sierro, 55. 24 Cf. F. BADAR6, L'Eglise au Brésil, 64. 67; H. PIRES, Temas de hist6ria ecle– siastìca no Brasil, 349. 25 Cf. F. BADAR6, L'Eglise au B1·ésil, 27; L.G. JAEGER, 0 Clero na Epopéia Farroupilha, 15. 26 Si veda, per una esemplificazione, il quadro descritto da mons. Francisco de Paula e Silva a proposito del Maranhao intorno al 1880, per il livore della cricca massonica che si sfogava vomitando calunnie sul Pensador, « orgao maçonico ou assalariado pela maçoneria »: « Os catholicos eram motejados nas suas praticas religiosas, as senhoras (nem a ellas pouparam os livres pensadores!) foram malsi– nadas, calumniadas e expostas ao ridiculo, s6 porque commungavam ou iam a egreja ». Apontamentos para a historia ecclesiastica do Maranhao, 348s. 27 Cf. JULIO MARIA, 0 Catolicìsmo no Brasil, 180ss. 28 Cf. L.G. JAEGER, 0 Clero na Epopéia Farroupilha, 15; E. VILHENA DE MORAES, O Gabinete Caxias e a amnistia aos bispos, 33s; F. BADAR6, L'Eglise au Brésil, 36s. 29 Si veda la pastorale del vescovo di Olinda, mons. Vita! Maria Gonçalves de Oliveira, dal titolo: A Maçonaria e os Jesuitas, riportata integralmente dal VI– LHENA DE MORAES, O Gabinete Caxias e amnistia aos bispos, llOss. 3 ° Cf. José DO CARMO BARATA, Historia ecclesiastica de Pernambuco, 103ss.
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