BCCCAP00000000000000000000920

172 PRIMO IMPERO E REGGENZA (1822-1840) Così il Brasile, dopo oltre tre secoli di regime coloniale, ac– quistava la sua intera libertà organizzandosi in impero costitu– zionale sotto la dinastia dei Bragança. Questo primo periodo del– l'indipendenza comprende tre fasi distinte e cioè: primo I m - pero (1822-1831), Reggenza provvisoria ed effet– tiva (1831-1840) e secondo Impero (1840-1889) e dura sino a che un pronunciamento militare, capeggiato da Deodoro de Fon– seca e sostenuto dal partito avverso alla monarchia, proclamava la repubblica iniziando il recente periodo di storia brasiliana 5 • In generale gli storici brasiliani sono concordi nel sottolineare le benemerenze nazionali e civili di questo primo regime indipen– dente. Anzitutto l'Impero seppe mantenere l'unità e l'integrità del territorio nazionale, insidiate da numerosi nemici interni ed esterni. A prescindere dalla resistenza portoghese, sostenuta con le armi, e dalle aspirazioni territoriali di altre potenze come la Francia e il Paraguay, forti movimenti secessionistici e disgrega– tori dell'unità della nazione si ebbero all'interno: tipici esempi rimasero la cosiddetta Confedera ç a o do E qua do r che includeva vari Stati del Nordeste e aveva come sua capitale Recife in Pernambuco ( 1822-24), e la R e pub li ca Rio - Grande n s e o do Piratini (1835-45) nell'estremo sud del paese 6 • Il Governo imperiale inoltre, con sana modernità di criteri e d'intenti, aprì vie di comunicazione, favorì industrie e commerci, promosse saggiamente l'immigrazione d'europei che, oltre ad ac– crescere la popolazione nello sterminato paese, impressero no– tevole sviluppo all'agricoltura e all'industria; s'impegnò nell'ele– vare la vita intellettuale del popolo istituendo scuole e centri culturali; abolì la schiavitù dell'elemento nero africano attuan– done la completa emancipazione in due momenti successivi e cioè: con la cosiddetta 1e g g e de 1 ventre (23 settembre 1871) in virtù della quale non poteva più nascere schiavo alcuno nell'Im– pero, e poi con la legge dell'emancipazione integrale sancita il 13 maggio 1888 7 • Infine profuse mezzi ingenti per la civilizzazione degli amerindi, tuttora numerosi e abbandonati ai loro istinti primitivi nelle sconfinate regioni dell'interno 8 • que a frase, tao conhecida, ao filho s6bre a necessidade de nao deixar escapar a coroa americana... : - Pedro, se o Brasi] se separar, antes seja de ti, que me has de respeitar, do que para algum déstes aventureiros ». 5 Cf. R. GALANTI, Compendio de historia do Brasil V, 113ss. 6 Si vedano, per un'indicazione, le ampie trattazioni pubblicate sui due mo– vimenti separatistici in Publicaçoes do Arquivo Nacional XXII-XXV, Rio 1924-1931, e XXIX-XXXI, Rio 1932-1934. Per altre rivoluzioni con tendenza separatista o, per lo meno, dinotanti un diffuso malessere nella compagine della nazione si veda in RocHA P0MB0, Historia do Brasil, 404ss. " 7 Cf. ll Brasile. Sue ricchezze, tue industrie, Milano 1909, 63; E. MALESANI, Bra– sile, 275. Sul tema si ha nel Brasile una ricca bibliografia; si veda la recente biogra– fia di uno degli artefici dell'emancipazione degli schiavi (José do Patrocinio) scritta da Osvaldo ORIC0, O Tigre da aboliçi'io, Rio de Janeiro 1953. 8 Circa il numero, le stirpi, la dislocazione geografica e il grado di civiltà de– gli amerindi brasiliani nel secolo scorso si hanno pareri assai discordi, basati in genere più su supposizioni che su effettive esplorazioni, nonostante che queste ultime

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz