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L'OPERA MISSIONARIA TRA GLI INDIOS 155 degli indios. Per i cappuccini si adottò lo stesso metodo usato con– tro i gesuiti, e cioè ventilando, prima di addivenire al loro vio– lento allontanamento dalle aldee, una ben orchestrata campagna di calunnie, di cui si fece portavoce il sergente maggiore Jerònimo Mendes da Paz con un libello che è stato conservato 86 • Il primo attacco in questo senso fu sferrato dal « chanceler da relaçao » di Bahia, J osé Carvalho de Andrade, che il 1 ° agosto 1761 scri– veva al Conde de Oeiras su quanto si attribuiva ai cappuccini e, a prova di ciò che asseriva, allegava il libello del Mendes da Paz. Lo stesso « chanceler » tornava alla carica il 21 settembre dello stesso anno, rivolgendosi ora a Francisco Saverio de Mendonça 87 • Le principali accuse formulate contro i missionari delle ca– techesi di Axara, Rodelas, Pacatuba, Vargem, Aracapa (Uracapa), S. Felix, S. Pedro e altre erano le seguenti : 1) i missionari erano ricchi e gli indios poveri; 2) era vietato l'ingresso negli aldeamen– ti al vescovo, ai sacerdoti secolari e ai rappresentanti del governo per compiere i necessari controlli; 3) l'educazione impartita agli indios consisteva in una cieca, dura e intollerabile obbedienza ai missionari; 4) questi si mettevano a capo degli indios nelle im– prese militari; 5) simulando zelo per la gloria di Dio, essi facevano in modo che la corte di Lisbona nulla sapesse degli abusi da essi compiuti; 6) gli stessi missionari usurpavano le terre degli indios; 7) sfruttavano il lavoro degli indios sottoponendoli a dura schia– vitù; 8) proibivano ai coloni portoghesi di entrare nelle aldee da essi amministrate sotto pretesto che pervertivano l'innocenza dei costumi; 9) i missionari erano dei trafficanti; 10) insultavano i funzionari di sua Maestà 88 • « Ma - scrive Fidelis de Primerio 89 - non è chi non veda in questo cumulo di sciocchezze un miserabile parto della fanta– sia mossa da invidia e livore contro i missionari», dei quali, se– condo un piano ben architettato, bisognava in modo assoluto di– sfarsi. Del resto sarebbe facile sfatare una per una le diverse calunnie, ma ci limiteremo ad alcune osservazioni: 1 °) Le accuse nascono tutte improvvise intorno al 1760-61, ubbidendo eviden– temente a un piano prestabilito. 2°) Lo stesso « chanceler da re– laçao », Carvalho de Andrade, trasmettendo al Conde de Oeiras il libello da Mendes da Paz dice espressamente che l'accusatore non adduce prova di ciò che afferma: « ha inviato due relazioni su que– ste tirannie [dei missionari], ma le relazioni non portano firme né allegati di ciò che espone » 90 • 3°) Rimaste, dopo l'applicazione delle 86 Para!lelo dos Missionarios Capuxinhos e Jesuitas do Bispado e Capitania de Pernambuco ou relaçao breviada em que se monstra a semelhança das praticas e maximas dos Missionarfos Jesuitas eo1n as dos Padres Capuchinhos na administraçao das Missiies que tinham no Bispado e Governo de Pernambuco, in Eduardo DE ÙASTRO E ALMEIDA, Inventario I, Rio de Janeiro 1913, 444ss, doc. 5858. 87 Ib., doc. 5496. 88 Si veda il Parallelo dos Missionarios Capuxinhos, nota 86. 89 Capuchinhos, 183. 9 0 Cf. E. DE CAS'rRO E ALMEIDA, Inventario L 443.
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