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L'OPERA MISSIONARIA TRA GLI INDIOS 149 techesi sin verso il 1750, quando cominciò ad avere incarichi di visitatore in altri aldeamenti e finì poi con l'esser nominato su– periore della prefettura di Pernambuco ( 1752), trasferito in se– guito 'in quella di Rio 57 • Lo sviluppo della catechesi è provato in– direttamente dai numerosi collaboratori che p. Carlo ebbe nella sua opera, come i pp. Prospero da Milano, Giovenale da Albano (1745-49), Lorenzo da S. Marco 58 • Altri missionari che lavora– rono in questa missione indigena dopo p. Carlo furono: Gianfran– cesco da Palermo, Giuseppe da Calvatone e Gioachino da Vene– zia 59 : quest'ultimo vi rimase sino all'inaugurazione ufficiale del municipio di Crato, avvenuta nel 1764 60 • c) Paraiba. - In questa capitaneria, sempre secondo il Repertorio a Fundaçao, le catechesi amministrate dai cappuccini furono 5 : T a i p u, P i a n c 6 , B r e j o , S e r r a B r a n c a e C a i s n a s E s p i n h a d a s , di cui daremo brevi accenni. T a i p u o Bo 1dr ima, di indios Cariri e dedicata a « Nossa Senhora do Pilar » 6 1, ebbe per fondatori i cappuccini francesi nel secolo XVII 62 e passò poi ai fra;ncescani allorché i primi furono esiliati dal Brasile (1701). Ufficialmente i francescani cedettero la catechesi ai cappuccini italiani il 12 dicembre 1725, dopo che questi ultimi vi lavoravano già da 5 anni. Il primo missionario entrato in questa aldea fu p. Felice Maria da Modena, che vi rimase tre anni 63 , seguito dal concittadino p. Antonio Maria da Modena che amministrò l'aldeamento per 40 anni continui, tra- 57 Dopo un quindicennio di solerte operosità tra i Cariri, p. Carlo Maria da Ferrara fu eletto superiore della prefettura di Pernambuco (1752-54). A Rio, nel ventennio ivi trascorso in qualità di pre:fetto, si mostrò missionario zelante e saggio superiore; morì il 10 febbraio 1774 nell'ospizio di Rio. Cf. GIUSEPPE DA CASTROGIO– VANNI, No tizie storiche, 33; FIDELIS DE PRIMERIO, Capuchinhos. 171, 369s. Notizie sulla sua attività in Rio de Janeiro e sulla sua morte si trovano in Compendiosa no– ticia: FMNCESC0 ZAVERIO, I cappuccini genovesi IV, 89. 58 P. Giovenale da Albano, della monastica provincia di Roma, fu missionario in Brasile dal 1744 al 1757, anno in cui fu richiamato in provincia. P. Lorenzo da S. Marco, della monastica provincia di Foggia (S. Angelo), giunse in Brasile nel 1748; rimpatriò dopo qualche anno. Cf. FIDELIS DE PRIMERIO, Capuchinhos, 371s. Nel Mappa. dos Missionarios dest'1 Prefeitura essi non figurano. Cf. ACP, XI/1 (avulso). 5 n P. Gianfrancesco da Palermo, giovane attivo, morì in Pianc6 il 4 ottobre 1753 dopo solo 6 anni di missione. - Giuseppe da Calvatone trascorse in Brasile 21 anni (1734-55), ritornando più tardi alla sua provincia. - P. Gioachino da Ve– nezia, dopo aver lavorato nella missione di Pernambuco per 13 anni (1751-64), fu poi missionario in S. Tomé. Cf. ACP, XI/1 (avulso). 6 ° C:f. ACP, III/6, 37v-38r; Ireneu PINHEIRO, O Cariri, 222ss. La città di Crato :fu eretta in diocesi da Benedetto XV con la bolla Catholicae Ecclesiae, del 20 otto– bre 1914. Gf. M. BARBOSA, A lgreja no Brasil, 46. Sull'origine di Crato dall'antica aldea di Mir a n da, fondata da p. Carlo Maria da Ferrara, si veda Antonio GoMES DE ARAUJO, A cidade de Frei Carlos, in A Aç5o (Orgao da Diocese do Crato) 14(1953) n. 613, 17 ottobre. 61 Cf. Informaçao Gera/ da Capitania de Pernambuco 1749, 303. 0 2 Si veda a p. 77. 63 E cioè dal 1720 al 1723. Il Repertorio a Fundaçao scrive di questo m1ss10.. nario: « Em o anno 1720, 20 de Janeiro, tomou posse da ditta aldeia o pro. MissÌO•· nario Fr. Felix Maria de Modena: começou este Pre. zellar sobre o ensino dos In-• dios com fervor, deo principio a Igreja; e esteve nella 3 annos ». ACP, III/6, 34v.
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