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134 DAI PRIMORDI DEL SEC. XVIII FINO ALL'INDIPENDENZA 4. - PREFETTURA DI RIO DE JANEIRO Il ministero «ambulante» fu già intenso a Rio prima della costituzione della prefettura, avvenuta, come si è detto, nel 1737. P. Girolamo da Montereale e Antonio da Perugia, i due pionieri giunti nel 1721 e vissuti nella missione di Rio rispettivamente 45 e 44 anni79, furono gl'iniziatori di un indirizzo apostolico ben definito e rispondente a questi due principi: 1a r ghezza di movimento che non lascia luogo invisitato nell'estesissimo ve– scovato di Rio 80 , e stretta collaborazione col vesco– vo di oc esano, di cui diventano, nelle interminabili visite pa– storali, i preparatori e gli accompagnatori ufficiali. Un terzo ele– mento, di grande efficacia psicologica, è colto dal governatore di Rio, Luiz Vahya Monteiro, in una lettera indirizzata al re di Por– togallo il 21 giugno 1729, nella quale difende i due religiosi con– tro accuse mosse loro dal provinciale dei francescani di Rio 81 : esso consiste nella vita particolarmente povera e mor– tificata dei missionari, il che, unitamente al disinteresse per le cose temporali e materiali, impressiona fortemente i fedeli. L'apostolato dei due pionieri assume tosto proporzioni assai notevoli in quanto si estende non solo alla capitaneria di Rio, ma a quelle di S. Paulo, Rio Grande do Sul, Minas Gerais, Goias e Mato Grosso, dove instancabilmente annunziano la parola di Dio, costruiscono o riparano chiese82, fondano pii sodalizi, diffondono le grandi devozioni popolari del mondo cattolico. Il primo « viaggio » apostolico a largo respiro durò tre anni (1726-1729) e, poiché « la messe era molta e gli operai pochi - come scrive p. Giuseppe da Castrogiovanni - si divisero le parrocchie e i luoghi che dove– vano essere visitati dal vescovo, penetrando nelle vaste e solitarie foreste, camminando sempre a piedi, soffrendo molte fatiche, disagi. difficoltà di cammini e inclemenza dell'aria e delle stagioni » 83 • Nella citata lettera del governatore Luiz Vahya Monteiro al 79 I due religiosi, in fama di santità, morirono a Rio rispettivamente il 12 giu– gno 1765 e il 1 ° maggio 1764. Si vEdano i particolari in Compendiosa noticia: FRAN– CESCO ZAVERIO, I cappuccini genovesi IV, 85s; e in GIUSEPPE DA CASTROGIOVANNI, No tizie storiche, 30ss. 80 Sull'estensione della prefettura. di Rio si veda a p. 115s. Dalla diocesi di Rio, eretta da Innocenzo III il 22 novembre 1676 con la bolla Romani Pontificis, BE·nedetto XIV col « motu proprio» Cando1· lucis aeternae del 6 dicembre 1745 staccò le diocesi di Mariana (Minas Gerais) e di S. Paulo e le due prelature del Goias e di Cuiaba (Mato Grosso). Cf. J. B. LEHMANN, 0 Brasil Cat6lico, 271; M. BARBOSA, A Igreja no Brasil, 18ss. Tuttavia anche esse continuarono a far parte integrante della prefettura. 81 Si veda il doc. 30 in App. II, 472s. 82 Talvolta queste costruzioni assumevano particolare importanza in quanto divenivano il nucleo di successive borgate o cittadine, come avvenne, ad esempio, in Rio Grande do Sul per la chiesa di S. Feliciano. Cf. FIDELIS DE PRIMERIO, Ca– puchinhos, 211. 83 No tizie storiche, 22ss, dove si dà larga documentazione dell'attività apo– stolica dei due missionari.

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