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122 DAI PRIMORDI DEL SEC. XVIII FINO ALL'INDIPENDENZA c) Clemente da Andorno. - Un altro celebre missio– nario della prefettura di Bahia, figura complessa di predicatore « sertanejo » e di catechista indiano che sconfina nella leggenda, fu p. Clemente da Andorno. Della monastica provincia del Pie– monte, egli giunse a Bahia nel 1778 e da prima si dedicò alla cate– chizzazione degli indios nella riduzione di Pacatuba; ma ben presto egli si rese noto come predicatore popolare, soprattutto tra le po– polazioni dell'interno. La risonanza avuta dalla sua ardente parola fu tale che il Pereira, nel breve profilo a lui dedicato, esordisce in questi termini : « Chi, nella seconda metà del secolo passato, percorse i s e r - t o es di Bahia e non trovò, perfino nei centri più piccoli, profon– damente radicato il ricordo di p. Clemente da Andòrno? I vecchi in– dicavano la data degli avvenimenti partendo dall'epoca delle prime o ultime missioni che lì aveva predicate il venerando missionario » 30 • La sua attività di missionario ambulante si estese anche nel nord di Minas Gerais, dove lasciò rimembranza di sé specialmente in Guaicui e Minas Novas. Dopo la missione tenuta in quest'ultima località, visitò le cosiddette «recolhidas» o «penitenti» della Casa da Oraçiio do Vale das Lacrimas, a quattro leghe a nord della cit– tadina, e, veduta l'indecenza dell'ambiente in cui vivevano, prov– vide a farle trasferire in Santa Cruz da Chapada, dove fu in breve tempo, con le elemosine da lui raccolte, costruito un convento 31 • Nominato nel 1795 superiore della prefettura, continuò a dar missioni nell'interno di Bahia, rinunziando più tardi all'ufficio. Lo zelo straordinario, accompagnato a una vita mortificata e di continua preghiera, creò presto intorno alla sua figura un'aura di leggenda che attribuì al :rnission~rio profezie e fatti strepitosi. Nella leggenda sconfinano pure i fatti relativi alla sua morte che lo avrebbe colto, già ve:::chio ed esausto dalle fatiche aposto– liche, dopo un'ultima missio~e predicata in Boa Vista do Tremen– da! (1806), mentre s'incamminava verso il Rio Pardo. Una potente signora del luogo, rotta al vizio, ritenendosi colpita dalla fusti– gante parola dell'uomo di Dio, gli avrebbe propinato il veleno nel vino della messa. Il missionario se ne accorse solo dopo la consa– crazione e mentre stava per assumere il Preziosissimo, e allora avrebbe esclamato, rivolto alla folla che era presente: « Io muoio, perché hanno avvelenato il vino della consacrazione: ma guai a colei che ha compiuto tale misfatto e guai alla terra che essa abita!». In quello stesso giorno p. Clemente sarebbe morto e il suo corpo portato tra le lagrime alla chiesa di Rio Pardo, mentre la folla esclamava: « E' morto padre Clemente, il missionario santo! » 32 • 30 [B. PEREIRA], Os religiosos capuchinhos da Bahia, 33. 31 Cf. FIDELIS DE PRIMERIO, Capuchinhos, 154. 32 Si vedano i particolari in Anuario de Minas Gerais VI, II, 1540s.

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