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L'APOSTOLATO TRA I FEDELI 117 scarsezza di clero in generale, così acuta che parrocchie più vaste del Portogallo erano assistite da un solo sacerdote 2 • Ma si deve aggiungere anche il rapido formarsi di centri popolosi dove la vita cristiana languiva 3 e, specialmente, la grande dispersione degli abitanti del se r tao che rimanevano presso che abbandonati e che, del cristianesimo, conoscevano poco più dei misteri princi– pali della fede 4 • In tali condizioni lo zelo dei religiosi trovava il suo naturale incentivo per espandersi nelle parrocchie dell'in– terno e della costa organizzando serrate battute di predicazione che tenevano desta la fede del popolo. Ammesso il notevole contributo di altri ordini religiosi, non si può tuttavia disconoscere che l'attività dei missionari cappuc– cini acquista in tale ministero uno spicco singolare ed emerge nel periodo storico con un'ampiezza e un'intensità che difficil– mente trovano riscontri5. Tutte e tre le prefetture si sentono a ciò impegnate e, consapevoli dei vasti bisogni, attuano un piano preordinato che reca l'abito cappuccino ovunque, nelle città e nel se r tao, e fa del suo portatore il tipico banditore della divina parola nel Settecento e Ottocento brasiliani. Elementi di alto valore psicologico entrano in gioco in questa forma di apostolato e ne determinano la sicura efficacia: tali, come si raccoglie da varie testimonianze, la rozzezza del vestito e la povertà in genere del predicatore, lo zelo instancabile e di– sinteressato, la semplicità di dottrina e di linguaggio, l'ardore e l'accento di convinzione che animano la parola dei missionari, le manifestazioni collettive di fede e di pietà condotte a base di processioni e canti religiosi popolari, tanto che, secondo Lufs da Camara Cascudo6, i cappuccini diedero al se r tao i cosiddetti « benditos », infine l'attività che diremo esterna e completiva del ministero e cioè la costruzione o rifacimento di chiese, cimiteri, strade, serbatoi d'acqua o a ç ud es (tanto necessari in regioni 2 Cf. Rocco DA CESINALE, Storia III, 707. 3 Per citare un esempio, la Compendiosa noticia, così descrive la condizione re– ligiosa di Rio de Janeiro intorno al 1776: « Ha uns annos para ca nesta Cidade nao ha Missoes, s6 se occupao em Theatros, saraus e outros divertimentos para rir e folgar, havendo tantos motivos para chorar, e o peor he que nem fallar se pode em contrario, sem ter alguma desfeita, corno temos experimentado ». FRANCESCO ZAVERIO, I cappuccini genovesi IV, 90. 4 Ciò dipendeva da11a vastità dei territori impervi e di assai difficile comuni– co.zione per cui, anche volendo, i pochi sacerdoti non avrebbero potuto materialmen– te assistere tutti fedeli. Tali condizioni, sfortunatamente, perdurarono anche in seguito e, almeno in parte, perdurano anche ai tempi nostri. Cf. D. KLEIN, Die Franziskaner in Nordbrasilien, 104. 5 In tal senso vanno spiegate frasi di autori, come que1le di Carmo Barata, Capistrano de Abreu, e altri. Si veda a p. 16. 6 Os capuchinhos no Rio Grande do Norte, 13. I bendi t o s sono canti religiosi eseguiti da tutto il popolo durante processioni e altre manifestazioni col– lettive di fede. Il nome è venuto loro da11a parola iniziale che è appunto bendi t o («benedetto»), rivolta a misteri de11a fede oppure intonata a lode di Dio, di Gesù Cristo, della Madonna e dei Santi. Il Da Camara C'ascudo scrive che su di essi si avverte « urna certa influencia francesa, ou melhor, o aproveitamento de benditos franceses ». Dicionario do Folclore Brasileiro, 97.

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