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LA RIORGANIZZAZIONE DELLA MISSIONE 109 seguito da p. Angelo Francesco da Carpi che rimase superiore sino al 1725, allorché l'ospizio della Penha diventava sede di una nuova prefettura, indipendente da Bahia 41 • 4. - IL NUOVO OSPIZIO DI RIO DE JANEIRO La reintegrazione dell'ospizio di Rio de Janeiro andò soggetta a lunghe peripezie che si conclusero intorno al 1740 45 • P. Matteo della Concezione, che fu l'ultimo cappuccino francese a lasciar la città 46 , aveva consegnato ospizio e chiesa all'amministratore apo– stolico D. Francisco de S. J eronimo che, forse per scongiurare il pericolo di veder l'edificio cadere in mani laiche 47 , decise di sce– glierlo come sua dimora 48 • Dei cappuccini italiani passati da Rio in questo tempo si hanno solo notizie confuse. Un p. Girolamo da Napoli, proveniente dall'Angola, nel 1710 si fermò qualche tempo nella città eserci– tandovi il sacro ministero; la sua predicazione, accompagnata da pratiche devote, avrebbe indotto i fedeli a costruire una cappella dedicata al « Buon Gesù» e trasformatasi in seguito in « grande chiesa » 49 • Nel 1721 capitarono fortuitamente a Rio i pp. Girolamo da Montereale e Antonio da Perugia che dovevano essere gl'iniziatori del movimento missionario sfociato più tardi nella costituzione della prefettura di Rio. Partiti da Lisbona nel 1720 con destina– zione per S. Tomé, dopo molto vagare sull'oceano a motivo di tempeste, approdarono a Rio il 31 maggio dell'anno seguente. In attesa della nave che li portasse alla loro missione, chiesero licenza al vicario capitolare di poter esercitare il sacro ministero nella città 50 ; ma non fu loro concesso adducendosi a pretesto la loro imperfetta conoscenza del portoghese. Sopravvenuta poi la nave per S. Tomé e già sul punto d'imbarcarsi, i due missionari 44 Ib., 6r. Sulla costituzione della prefettura si veda p. 113. 46 La fonte principale sulla riapertura di questo ospizio e successiva attività dei missionari è data dalla Compendiosa noticia historica do Hospicio dos Religiosos Capuchinhos na Cidade do Rio de Janeiro, in FRANCESCO ZAVERIO, I cappuccini geno– vesi IV, 65-109. Si veda anche GIUSEPPE DA CASTROGIOVANNI, Notizie storiche, 20ss; Memorias de Siio F'idelis, in Anais (Annaes) F'ranciscanos 22(1935) 162. 185. 222. 249. 279. 317. 376; 23(1936) 31. 59. 93. 126. 154. 186. 218. 248. 281. 315; F!DELIS DE PRIMERIO, Capuchinhos, 202ss. 46 Secondo la Compendiosa noticia e altri autori, questo venerando missionario s'indusse spontaneamente a partire nel 1701, forse per vedersi solo e vec.chio. FRAN– CESCO ZAVERIO, I cappuccfoi genovesi IV, 66; PIZARRO E ARAUJO, Mem6rias hist6ricas V, 245. 47 Cf. APN, Governadores do Rio de Janeiro VI, 105v; J. VIEIRA FAZENDA, An– tigualhas e Memorias do Rio de Janeiro, in Rev.Inst.Hist.Geogr.Brasil. 140(1919) 462ss. Nel 1698 si erano fatti dei passi 'per convertire l'ospizio in ospedale « dos lazaros ». Si vedano altri documenti in APN, Gov. do Rio de Jan. VI, 199; X, 216. 48 Per documenti riguardanti l'ex ospizio, successivi a questa data, si veda in Publicaçiies do Arquivo Nacional I, 144. 210. 287; XI, 82. 84. 122. · 4 0 Compendiosa noticia, in FRANCESCO ZAVERIO, I cappuccini genovesi IV, 66. 5 0 Il vescovo diocesano, Dom Francisco de Jeréìnimo, amministratore aposto– lico nel 1701 e consacrato vescovo nel 1707, era morto nei primi mesi del 1721. C'f. GIUSEPPE DA CASTROGIOVANNI, Notizie storiche, 10.

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