BCCCAP00000000000000000000920

LA RIORGANIZZAZIONE DELLA MISSIONE 105 Zucchelli da Gradisca, passato da Bahia nel 1699 e 1703, attento osservatore dell'ambiente fisico e umano della regione che descrive minutamente in lunghe pagine 23 • 3. - RIAPERTURA DEGLI OSPIZI DI BAHIA E PERNAMBUCO I cappuccini italiani, dopo le saltuarie soste di cui abbiam detto, si stabilirono definitivamente nel Brasile in modo graduale ottenendo da prima l'ospizio di Bah i a ( 1705), poi quello di Pernambuco (1709) e, infine, costruendone uno nuovo a Rio de Janeiro dopo che da quasi vent'anni avevano preso di– mora nella città ( 1739-42). Inizialmente questo fissarsi nel Bra– sile fu determinato dal bisogno di punti d'appoggio per i missio– nari che continuavano a transitare nel paese come nel passato, diretti o provenienti dal Congo-Angola o da altre zone dell'Afri– ca 24 ; poi fu la stessa corte portoghese che intervenne per il costi– tuirsi di vere e proprie missioni, sia pure dietro passi compiuti dal nunzio apostolico di Lisbona. Si deve ricordare che il diritto di patronato conferiva al re di Portogallo l'alta vigilanza sulle diocesi, ma in pari tempo gli imponeva l'obbligo di provvederle del clero necessario. Fu que– sto il motivo per cui Giovanni V (1706-1750), costatando l'urgen– za di operai evangelici nei vasti possedimenti americani, ridiede ai cappuccini l'amministrazione delle antiche catechesi già create nel secolo XVII e concesse loro licenza di fondarne delle nuove: a ciò egli era indotto dalla considerazione che i cappuccini ita– liani non appartenevano a una nazione che avesse mire espansio– nistiche, com'era il caso della Francia 25 • Del resto i missionari italiani già godevano stima alla corte di Lisbona, dove da decenni era seguita la loro attività aposto– lica sia nella missione del C on go - A n go 1a, come in quella dell'isola di S. T o m é 26 • Il nunzio apostolico scrivendo nel 1689 23 Relazioni del viaggio e missione del Congo nell'Etiopia inferiore occidentale, Venezia 1712, 62-85, 354-370. Le due relazioni dedicate al Brasile sono la quinta (« nella quale si racconta diffusamente la prima dimora fatta dal P. Missionario nella Provincia del Brasile, con dare. distinta notizia, non meno de' riti e costu– mi di quegl'Indiani, che delle qualità del paese ») e la ventunesima ( « Della naviga– zione di ritorno fatta dal Padre Missionario per la città di Bahia, in nave carica di schiavi negri, che si trasportano a quella volta, e della seconda dimora fatta dal medesimo nella Provincia del Brasile»). 24 Ciò è espressamente affermato dall'autore del Repertorio a F'undaçao che scrive: « O principal fim da Erecçao, Conservaçao e Manutençao deste Nosso Hospi– cio sempre foi, e deve ser a Caridade com a qual se devesse recebe·r e trattar os Nossos Religiosos Irmiios, e Missionarios, quando viio ou torniio das Missoes de An– gola, Congo, S. Thomé, Costa da Mina, porq. com tal Condiçao foi pedido este Hospi– cio, e concedido por sua Magestade - q. D. g .. - corno se pode ver na mesma Ordem Real dada em Lisboa no Anno 1709, que se conserva. neste Arguivo ». ACP, III 6, 33v. 25 Cf. A. JANN, Candidus Sierra, 106. 26 Su quest'ultima missione, alla quale in data 24 giugno 1684 era designato quale primo prefetto apostolico p. Francesco da Monteleone, si veda MELCHIOR A Po– BLADURA, Historia generalis ll/2, 359.

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz