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104 DAI PRIMORDI DEL SEC. XVIII FINO ALL'INDIPENDENZA trovavano, e massime gli huomini, che stavano serrati, in modo tale che il calore e il fetore erano insopportabili » 17 • Sull'ambiente, le condizioni religiose e usanze di Bahia la– sciò larghe annotazioni p. Giovanni da Romano nella copiosa mo– nografia riguardante il suo apostolato nel Congo 18 • La città, vi– sitata nel viaggio di andata, ospitò il missionario per alcuni mesi nel suo ritorno ed egli, in compagnia di p. Tomaso da Sestola, ne approfittò per dedicarsi a un'ardente predicazione che com– mosse il popolo, tanto da ottenere i mezzi per aprirvi un ospizio 19 • P. Giovanni, a motivo di ministero, percorse anche i dintorni del– la città, e qui egli lamenta abusi e superstizioni introdotte spe– cialmente dagli schiavi africani; accenna a battute di caccia ma– rina effettuate lungo la costa e rivolte contro le balene che stazio– navano numerose nella zona e costituivano una buona entrata per l'erario reale; parla dei prodotti della regione e, infine, descrive la lunga molestia causatagli dal cosiddetto bicho dos pés, un in– setto che penetrando sotto le unghie vi prolifica rapidamente pro– ducendo gonfiori, febbre e dolori atroci 20 • Cose interessanti dice pure p. Gerolamo Merolla da Sorrento che fu ospite di p. Martino da Nantes a Bahia nel 1682. Dopo aver accennato al clima, ai costumi del popolo e a vari episodi occorsigli nel ministero, egli s'attarda a descrivere ciò che p. Mar– tino gli ha raccontato sulle condizioni religiose della gente civile e specialmente degli indios convertiti; questi ultimi in generale rivelavano :un'indole assai devota e avrebbero potuto formare fervorose comunità cristiane: ma erano insidiati nella fede dagli stregoni e fattucchieri che trovavano un terreno adatto alle loro male arti nella semplicità e ignoranza dei primitivi. Accenni sono pure dedicati alla vita familiare e sociale degli amerindi e ai loro rapporti, spesso difficili, con i portoghesi21. Altri missionari africani che parlarono del Brasile nelle loro note di viaggio furono i pp. Andrea da Pavia, che sostò nella co– lonia sudamericana nel 1691 e lasciò annotazioni sulla flora e sul– la fauna e, inoltre, tracciò Uèl quadro della schiavitù praticata nel Brasile del tempo e delle condizioni degli schiavi2 2 ; e Antonio 17 Cf. MICHAEL ANGELO DE GUATTINI DA REGGIO-DIONIGI DE CARLI DA PIACENZA, Viaggio ... nel Regno del Congo, Bologna 1674, 182. Questo traffico di merce umana, già di per sé tanto deprecabile, era reso anche più ripugnante dalla cupidigia di capitani di mare che, a scopo di lucro, sovraccaricavano le loro navi di schiavi senza provvederli delle cose più necessarie; il che determinò più volte l'intervento del re di Lisbona. Si veda H doc. 23, in App. II, 468. 18 Cf. FIDELIS DE PRIMERIO, Capuchinhos, 120. L'opera di p. Giovanni, rimasta manoscritta, reca il titolo: Le giorne,te apostoliche con varij nuovi e dilettevoli suc– cessi descritte da P.F. Giovanni Belotti da Romano. Cf. AGMC, AB. 75. 1 0 Si veda a p.70. 20 Secondo il De Figueiredo, b i c h o è « nome commum aos animaes terrestres, especialmente aos vermes e insectos ». Novo Diccionario I, 280. 21 Cf. GIROLAMO MEROLLA DA SORRENTO, Breve e succinta relazione del viaggio nel regno del Congo, Napoli 1727, 14ss. 22 ANDREA DA PAVIA, Viaggio apostolico alla missione dell'Africa, conservato nella biblioteca nazionale di Madrid, ms. 3.165: FIDELIS DE PRIMERIO, Capuchìnhos, 128,
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