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102 DAI PRIMORDI DEL SEC. XVIII FINO ALL'INDIPENDENZA I. I CAPPUCCINI ITALIANI E LA RIORGANIZZAZIONE DELLA MISSIONE l. - PRECEDENTI ITALIANI Il Brasile non era ignoto ai cappuccini italiani, allorché, nel primo decennio del Settecento, circostanze impreviste li porta– vano a raccogliere l'eredità dei confratelli francesi nella vasta co– lonia portoghese; molti di essi, diretti o provenienti dalla mis– sione del Congo nell'Africa occidentale soggetta al Portogallo 6, avevano già fatto scalo nelle principali città della costa e, du– rante la sosta, si erano eventualmente dedicati al ministero. Lungo sarebbe il voler qui seguire tale attività che fu ne– cessariamente frammentaria ed episodica e in gran parte si perde nell'anonimo 7 : praticamente essa s'inizia con le prime spedizioni per il Congo-Angola perché, se erra lo Schmidlin nel ritenere che passasse per il Brasile la prima spedizione8, è però certo che vi passò la seconda, salpata d~ Genova nel 1644 e guidata da p. Bo– naventura da Taggia; essa sostò a Bahia 4 mesi in attesa della nave per l'Africa, cadendo poi nelle mani degli olandesi che la trasportarono a Pernambuco e in seguito, tra mille peripezie e sofferenze, in Europa 9 • Dopo tale inizio, l'apostolato episodico dei cappuccini italia– ni nel Brasile andò allargandosi a tutta la seconda metà del se– colo XVII per continuare nel periodo successivo. Il porto più bat– tuto fu Bahia; ma in notevole misura entrarono pure Recife e Rio de Janeiro tanto da indurre in errore alcuni storici i quali attribuirono ai cappuccini italiani vere e proprie missioni in Bra– sile contemporaneamente ai cappuccini francesi, il che è da esclu– dere10. Vi fu però un momento in cui sembrò che i cappuccini ita– liani potessero aprire in Brasile una loro missione che, ovvia– mente, sarebbe venuta ad affiancarsi a quella dei cappuccini bre– toni: tale eventualità si manifestò nel 1692. Composta la questio– ne del « giuramento di fedeltà» con il gesto paterno di Alessan- 6 Sulla missione del Congo si veda a p.70, n. 106. 7 Accenni a questo apostolato si trovano nelle molte « note di viaggio » la– sciate dai missionari. Si veda in FIDELIS DE PRIMERIO, Capuchinhos, 104-135. 8 Manuale di storia delle mis3ioni cattoliche II, 34. 9 Cf. FmELIS DE PRIMERIO, Cc,puchinhos, 105ss; FRANCISCO LEITE DE FARIA, Os barbadinhos franceses, 68ss, dove è pubblicata parte della relazione inviata da fra Pietro da Dolce, uno dei partecipanti alla spedizione, alla sacra Congregazione di Propaganda in data 16 agosto 1647. 10 Si veda, a proposito dell'attività reduzionistica sul Paraiba del Sud, Rocco DA CESINALE, Storia III, 705; A. JANN, Ca.ndidus Sierra, 106; e, per l'interno di Bahia, quanto scrive l'autore del Libro Mastro: ACB, Fonti mss. 1/I, 7.

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