BCCCAP00000000000000000000920
96 DALLE ORIGINI AI PRIMI DEL SETTECENTO « Signore, il re di Francia non ha bisogno di traditori: e quan– d'anche volesse servirsene, non li cercherebbe tra i cappuccini, aven– do troppa stima di essi » 231 • A questo clima di sospetto venne ad aggiungersi l'atteggia– mento ostile di molti colonizzatori, indispettiti e talvolta mossi da vero astio nei confronti dei missionari per la loro lotta in difesa degli indios. Simile stato d'animo, alleato al nazionalismo, non rifuggì da meschine accuse per mettere in cattiva luce i missio– nari: valga per tutte quella di cui fu vittima p. Paolo da St.-Malo, incolpato di aver fatte scolpire le armi del re di Francia sul fron– tespizio della porta principale della chiesa che sorgeva nell' A 1- d e a dos Guitacazes 232 • 2. - Il g i u ram e n t o di f e d e l t à Nel 1687 il re portoghese, D. Pedro II, in lotta con la S. Sede, pretese dai missionari il cosidetto « giuramento di fedeltà» verso la Corona, atto che, staccando praticamente i religiosi dalla sacra Congregazione di Propaganda Fide, li avrebbe assoggettati al suo assolutismo di pretta marca febronianistica 233 _ La lunga questione si riconnette alla creazione dei vicariati apostolici del Tonchino, Cocincina e Nanchino, stabiliti da Propaganda sin dal 1659 per superare le remore del P ad r o ad o e dalla corte portoghese ri– tenuti lesivi dei diritti spettanti alla Corona 231 ; tuttavia il governo, con l'esten.sione dell'odiosa misura ai missionari del Brasile, aveva i suoi scopi ben definiti. Come si rivela da lettere del nunzio apostolico di Lisbona, gli stessi governanti erano convinti che i missionari non pote– vano prestare un simile giuramento, per cui la sua imposizione, mentre significava un ripicco della corte nei riguardi di Propa– ganda, in realtà non era che « uno specioso pretesto per escludere i missionari dalle colonie portoghesi, salvando le apparenze » 235 • Alcuni religiosi cercarono di raggiungere il Brasile senza prestare il giuramento; ma furono violentemente rimpatriati2 36 • La questione del giuramento, almeno per ciò che riguarda il Brasile, non si strascinò a lungo, avendo trovato la sua conclusione in un gesto paterno di Alessandro VIII. Nel 1690 il sommo pon– tefice, su domanda del re portoghese e contro il parere di Propa– ganda Fide, sottrasse la Cina all'amministrazione dei vicari apo– stolici e creò le sedi episcopali di Pechino e Nanchino, soggette al 231 Relation succinte, 120s. 232 Cf. APN, Cartas Régias VII, 51. 233 Cf. A. JANN, Candidus Sierra, 105; JACINTO DE PALAZZOLO, Capuchinhos franceses, 47. Un simile giuramento era già stato richiesto da Giovanni IV (1640- 1656) ai missionari dell'India portoghese, dipendenti da Propaganda Fide. A. JANN, Die katholischen Missionen in Indien, China und Japan, Schoning 1915, 312. 234 Cf. G. SCHMIDLIN, Manuale di st01·ia delle missioni cattoliche II, 170ss. 235 Cf. FIDEL!S DE PRIMERIO, Capuchinhos, 78. 236 Cf. APN, Cartas Régias VI, 51; Publicaçoes do Arquivo Nacional I, 73.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz