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I CAPPUCCINI DI BRETAGNA (1642-1702) 95 litari portoghesi, e altri 228 • Tuttavia, il motivo che domina sugli altri e, in certo senso, li riassume, fu la ragion di Stato. In fondo, come giustamente osserva lo Jann 229 , l'atteggia– mento del re di Portogallo verso i missionari francesi, anche se tradotto in riconoscimenti ufficiali alla loro opera disinteressata, non era stato che di tolleranza, determinata da circostanze poli– tiche. Infatti, per lunghi anni, comuni interessi avevano legato Francia e Portogallo che miravano concordemente all'indebolimen– to della Spagna: di qui l'aiuto prestato da Luigi XIII ai portoghesi nella lotta di liberazione e di qui i successivi parentadi intervenuti tra le due case regnanti. Tutto ciò, indirettamente, aveva giovato alla causa dei missionari francesi. Ma allorché Luigi XIV, all'apogeo della sua gloria, non solo accampò diritti su regioni del Brasile (come, ad esempio, sul Maranhao), ma aspirò a far del Portogallo quasi un suo stato vas– sallo, era naturale che tra le due potenze si determinasse un forte antagonismo e, in conseguenza, i missionari francesi fossero guar– dati con sospetto. Episodi rivelatori non mancano in proposito. Già nel 1662 alcuni consiglieri del re, considerando il mutar della situazione, tentarono di richiamare in vigore il decreto del 1620 che escludeva dalle colonie portoghesi i missionari stranieri: ra– gion per cui il viceprefetto della missione brasiliana, p. Antonio da Nantes, si rivolse alla S. Sede chiedendo di poter aprire nel Bra– sile un noviziato e reclutare vocazioni indigene 230 ; ma la domanda, che ovviamente doveva tener conto del diritto di patronato, non ebbe corso. L'atmosfera di sospetto verso i missionari andò accentuandosi con l'espandersi della loro attività riduzionistica e del prestigio che essa godeva: sia a Lisbona che in Brasile da talune sfere re– sponsabili si temeva che i religiosi potessero usare del loro cre– dito e autorità presso gli indios in favore del re di Francia. Un episodio significativo si ebbe nel 1678, quando p. Martino da Nan– tes, reduce dalle sue catechesi sul fiume S. Francisco e recatosi a far visita al governatore di Bahia, udì rinfacciarsi tale insinua– zione da uno dei quattro maestri di campo che avevano interi– nalmente assunto il governo per la morte dello stesso governatore; il missionario si sentì talmente punto sul vivo che non poté tratte– nersi dal rispondere : 228 Cf. MARTIN DE NANTES, Relation Buccinte, 84ss; F. DE MACEDO, 0 Brazil Religioso, 141. 220 Candidus Sierra, 105. 230 La proposta fu discussa da Propaganda Fide il 18 dicembre 1662: « P. An– tonio da Nantes, Vice-Prefetto della Missione dei Cappuccini nel Brasile, rapppre– senta che da ventidue anni in qua quella Missione viene esercitata dai Cappuccini della Provincia di Bretagna, non essendovi mai capitato altro religioso da che vi penetrarono gl'Ola11desi; et essendone tutti stati discacciati nove anni sono dai Por– toghesi, ottennero i Missionari di fabbricarvi un hospitio. Ma venendo oggi impedito da alcuni ministri di quella Corte che non vi passino più religiosi, supplica che la Santità di N. S. conceda licenza di ricevere novizi». Cf. APF, Acta, 31, 316r-v; Rocco DA CESINALE, Storia III, 708, n.2.

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