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I CAPPUCCINI DI BRETAGNA (1642-1702) 89 non vi possa esser dubbio. Infatti gli accenni del Pizarro e Araujo, che servirono di base allo storico cappuccino 195 , non solo trovano conferma in disposizioni coeve ufficiali, ma sono da esse chiariti e completati così che, se inizialmente la missione nacque tra i por– toghesi, in seguito assunse un tipico colore indigeno risalendo le rive del fiume Caravelas 196 • In questa zona gli indios ·· A imo r é s costituivano una grande «nazione», distesa sui contrafforti della « serra» delimitata dai fiumi Doce e Pardo e suddivisa in varie tribù che spesso scendevano al piano per il congenito nomadismo acuito dal bisogno di alimentazione 197 ; di statura media, color limone oscuro, capelli lisci, grossi e neri, faccia grande e larga, collo e tronco forti, non usavano portare ornamenti alle orecchie e alle labbra; nomadi e cacciatori, abitavano in piccole capanne di un metro e mezzo d'altezza, fabbricavano archi, frecce, mazze di legno e di pietra, credevano nell'esistenza di un genio del bene e di un altro del male e affermavano che i vecchi, quando mori– vano, si trasformavano, con la metamorfosi, in giaguari1 98 • Più tardi, in questa zona, i cappuccini italiani svolsero un apostolato indiano di notevole ampiezza 199 ; ma i precedenti vanno probabilmente ricercati nell'attività dei cappuccini bretoni. La frammentarietà di notizie non consente particolari sulle missioni di Una e Cana-Brava. La prima appare nel pe– riodo successivo come una catechesi già evoluta e, da tempo, eretta in parrocchia, tanto che p. Apollonio da Todi vi predicò missioni ambulanti2° 0 • Canabrava era il nome di varie località bahiane; una di esse formò una fiorente catechesi gesuitica situata fra l'Itapicuru e il Rio Real, a un trecento chilometri a nord-ovest di Bahia 201 • Avanzando un'ipotesi, l'omonima catechesi cappuccina non sarebbe per caso sorta con i 500 indios liberati nel 1672 da p. Anastasio da Audierne e appartenenti a catechesi gesuitiche ? 202 P. Martino da Nantes scrive che gli indios furono poi dal missio– nario condotti nelle nuove sedi stabilite dal governo, perché le precedenti erano state distrutte dal fuoco: egli non indica il nome della nuova riduzione, ma potrebbe darsi che gli indios l'abbiano chiamata col nome dell'antica aldea 203 • 105 Memorias hist6ric.xs IV, Rio de Janeiro 1820, 21. 19 ° Cf. APN, Cartas Régias VIII, 14 (in data 18 gennaio 1696), documento che va messo in relazione ad altra Carta régia (28 gennaio 1695) nella quale si ordina che i cappuccini francesi vengano allontanati dalle aldee situate in zone pros– sime alla costa. Ib. VII, 144. 197 Si veda la lettera del governatore Afonso Furtado de Castro do rio Men– donça, in data 22 luglio 1673, relativa a incursioni di indios sul « Rio das Cara– vellas ». Documentos historicos VIII, Rio de Janeiro 1929, 381. lUS Cf. A. MAGALHAES, Dicionario Enciclopédfoo Brasileiro, 51. 100 Si veda a p. 142s. 2 oo Cf. FIDELIS DE PRIMERIO, Capur-hinhos, 156. 201 Si vedano le note di F. G. Edelweis, in MARTIN DE NANTES, Relation succinte, [II] 31. 2 0 2 Si veda a p. 80. 20 3 Relation succinte, 5s.
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