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86 DALLE ORIGINI AI PRIMI DEL SETTECENTO per soddisfare alla vostra cupidigia. Ciò è contro tutte le leggi di– vine e umane. Il re di Portogallo non vi ha mai concesso, né poteva concedervelo, ciò che è necessario agli indiani per vivere. Gl'infe– lici non hanno né mani né lingua per difendersi: aspettano il loro aiuto da me. Ebbene, io li sosterrò e non ammetterò in alcun modo questa ingiustizia » 183 • Il prepotente signorotto non disarmò, anzi, frustrato nelle sue ambizioni e ferito nel suo orgoglio, ordì contro il missiona– rio un piano di calunnie sia presso il governatore generale e il metropolita di Bahia, come nella stessa corte di Lisbona: tutta– via la verità si fece strada e la causa indiana, sostenuta dal missionario con tutte le sue forze, trovò difensori in Bahia e nella stessa corte, e il Dias d'Avila, almeno per il momento, do– vette recedere dalle sue soperchierie 184 • Trasferito più tardi a Bahia per costruirvi l'ospizio (1682), p. Martino vi rimase 5 anni. Durante la terribile peste del 1686 che attaccò vasti tratti della costa brasiliana, p. Martino si se– gnalò per l'assistenza prestata e alla fine ne contrasse il morbo; ma fortunatamente si riebbe. Nel 1687, afflitto da acute forme di artritismo e da altri acciacchi conseguenti alle aspre fatiche sop– portate, si recò nel Portogallo per una cura radicale. Frattanto le circostanze politiche erano andate aggrovigliandosi, maturando una situazione avversa ai cappuccini francesi che si vedevano negato il permesso di entrare in Brasile 185 ; così, dopo aver tra– scorso qualche tempo in Portogallo, il missionario ritornò nella sua monastica provincia di Bretagna in Francia, dove visse an– cora molti anni1 86 • 4. - Numero e i m p ortan z a delle e a t e e h es i sliofranciscane Nell'anno in cui p. Martino lasciava definitivamente la zona del fiume S. Francisco per stabilirsi a Bahia (1682), le riduzioni stabilite dai cappuccini lungo l'importante via fluviale erano 7: Rodelas, Aramurus, Uracapa, Ilha do Cavalo, Pambu, Ilha das Vacas e Pochim. Negli anni seguen– ti il lavoro reduzionistico continuò intenso ad opera di altri mis– sionari, come p. Teodoro da Lucé, trasferito più tardi a Recife in qualità di superiore dell'ospizio della Penha e morto nel 1686 183 Relation succinte, 135. Il Dias d'Avila, fra l'altro, aveva mandato 150 ca– valli a pascolare nell'isola di Pambu e 60 in quella di Uracapii; sopravvenuta poi la siccità, i cavalli, saltando gli steccati, divoravano le coltivazioni, unica risorsa degli indiani. Questo personaggio figura in diversi documenti del tempo col titolo di colonnello. Cf. Documentos hist6ricos VII, Rio 1929, 70s. 184 Relation succinte, 155s. S1 veda anche Barào de STUDART, O P. Martin de Nantes e o co1·onel Dias d'Avila, Fortaleza 1902. 185 Il fatto si connette alla « questione del giuramento » e ad altre difficoltà che portarono poi all'esilio dei cappuccini francesi. Si veda a p. 94ss. 186 Si veda sopra la nota 168.
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